Mentre Svezia e Finlandia premono per l’ingresso nella NATO, il Presidente Erdogan stipula un accordo di dieci punti con i Paesi, con il fine ultimo di facilitare l’estradizione dei militanti curdi del PKK in Turchia.
La NATO, nel frattempo, ha rilasciato il suo nuovo documento strategico: “Rafforzeremo in modo significativo la nostra posizione di deterrenza e difesa per negare a qualsiasi potenziale avversario ogni possibile opportunità di aggressione”, vi si può leggere. La NATO, questa volta, non esclude nemmeno un possibile utilizzo di armi atomiche: “Le circostanze in cui la NATO potrebbe dover utilizzare armi nucleari sono estremamente remote… L’Alleanza ha le capacità e la determinazione per imporre a un avversario costi che sarebbero inaccettabili e che supererebbero di gran lunga i benefici che qualsiasi avversario potrebbe sperare di ottenere”.
Le sanzioni contro la Russia si stanno ripercuotendo in maniera fortissima contro l’Occidente. L’Euro ha raggiunto il suo livello minimo da 20 anni a questa parte nei confronti del dollaro, e la Russia realizza guadagni record con la vendita del greggio ad oriente.
Insomma, non un momento troppo felice per l’Impero del Dollaro e per la sua colonia d’oltremare (l’Europa). L’inflazione delle materie prime porterà i suoi effetti più disastrosi a partire da questo autunno. Ci si prepara al peggio.
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