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gratteri nicola lacrnews24

Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro ospite al Tropea Communication Meeting

"Io sono un problema per il potere e non sanno dove collocarmi. Cioè qualsiasi cosa faccio o dico sono un problema. Io non avevo nessuna intenzione di candidarmi per il Csm. Perché io non sono un uomo di mediazione. Uno che ha 64 anni e ha sempre comandato non può andare in un organismo fatto di trenta persone dove la mediazione è il pane quotidiano. Ma la mediazione non vuol dire scegliere la soluzione migliore ma è sempre una soluzione al ribasso. E io non posso andare a intossicarmi lì a vedere accordi o voti di scambio.  Io non ho mai pensato di andare a lavorare al Csm. Mi piaceva farlo pensare. Perché mi piaceva vedere questi miei colleghi potenti avere paura della mia nomina. Perché mi hanno ballato per un anno sulla pancia per quanto riguarda la procura nazionale antimafia, ho detto adesso mi diverto io per un paio di mesi. E gli ho fatto capire che mi sarei candidato".
Sono state queste le parole del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri durante la serata finale di Link, Tropea Communication Meeting, all’Anfiteatro del Porto a Tropea organizzato da LaC Network e ViaCondotti21. Il magistrato durante il suo intervento ha parlato anche delle recenti riforme della giustizia marchiate Cartabia: “Sono state fatte riforme che, se voi andate a leggere il papello di Riina e il programma politico di Licio Gelli, voi trovate in queste riforme dei richiami a questi due personaggi. E queste cose succedono nella indifferenza totale e assoluta dell'opinione pubblica e di gran parte dei giornalisti".
Secondo 'LaC News 24' Gratteri si sarebbe anche espresso sulle stragi di Capaci, di Via D'Amelio e sulla situazione attuale delle carceri.

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