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Il vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, è tornato oggi ad evocare il ricorso alle armi nucleari, escludendo in anticipo la possibilità di sanzioni contro Mosca da parte della giustizia internazionale, in un momento in cui la Corte penale internazionale (Cpi) indaga sui presunti crimini di guerra commessi in Ucraina. "Parlando al Forum giuridico internazionale di San Pietroburgo, ho definito pazzesco qualsiasi tentativo di creare tribunali o corti internazionali per la cosiddetta indagine sulle azioni della Russia. Queste proposte non sono solo legalmente nulle. L'idea di punire un paese che ha il più grande potenziale nucleare del pianeta è di per sé assurda e potenzialmente crea una minaccia per l'esistenza dell'umanità", ha scritto sul suo account Telegram l'attuale vice presidente del potente Consiglio di sicurezza russo. Medvedev ha poi attaccato gli Stati Uniti, accusati di voler portare la Russia davanti ai tribunali internazionali, mentre Washington non è mai stata punita per le sue guerre compiute in giro per il mondo e che, secondo l'esponente russo, hanno fatto 20 milioni di morti.
Presidente dal 2008 al 2012, quando Vladimir Putin ha lasciato brevemente il Cremlino, Dmitry Medvedev, che è stato anche primo ministro dal 2012 al 2020, si è affermato dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina come uno dei più accaniti critici dei Paesi occidentali. 
In un altro post Medvedev ha accusato gli Usa di imporre brutalmente e "primitivamente" la propria volontà, "utilizzando denaro, vassalli, detti 'alleati', e armi di altissima qualità". Scrive Medvedev che "l'Alto Sacerdote è noto a tutti. E ha fatto un ottimo lavoro per seminare caos e devastazione in tutto il mondo sotto la salsa della famigerata 'vera democrazia' e armi della più alta qualità". 
Successivamente l'ex presidente russo ha elencato una lunga serie di esempi di aggressione militare degli Stati Uniti dalla seconda guerra mondiale: "Vietnam e Corea, Jugoslavia e Iraq, Cuba, Afghanistan e Siria sono ben consapevoli di quanto siano disastrose le conseguenze di tali invasioni: l'elenco è lungo e costantemente aggiornato. L'America ha ucciso più di 20 milioni di persone in 37 paesi dalla fine della seconda guerra mondiale, secondo uno studio pubblicato su Global Research. Pensiamoci: più di 20 milioni!”.

Foto: it.depositphotos.com

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