Nel frattempo i russi si avvicinano a Lysychansk e gli ucraini bombardano l’Isola dei Serpenti

Resta al centro delle schermaglie diplomatiche tra Russia e Occidente la crisi di Kaliningrad e il rischio di un'escalation a seguito del blocco del transito di merci da e per l'enclave russa in Lituania. Dopo le sanzioni adottate dalla Lituania a Mosca, la risposta del Cremlino non si è fatta attendere. “Risponderemo in campo pratico e non in quello diplomatico”, ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca, come riporta Ria Novosti. La portavoce Maria Zakharova ha affermato che la Lituania, avendo preso una tale decisione, "sta agendo in modo aggressivo ed è andata oltre le linee ostili”. A sua difesa sono giunti gli Stati Uniti. "La Lituania è un membro della Nato e gli Usa sono al suo fianco. Il nostro sostegno è blindato”, ha garantito il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, che ha ricordato quanto sia "ferreo" il principio contenuto nell'articolo 5 del trattato su cui si fonda l'Alleanza Atlantica: "Un attacco a un membro costituirebbe un attacco a tutti". Di tutt’altro tenore sono invece i colloqui tra le delegazioni dei ministeri della Difesa di Russia e Turchia che si sono svolti oggi a Mosca sulla delicata questione del grano.
I due Paesi stanno trattando le misure per sbloccare l'export di grano dai porti ucraini. Nei colloqui di oggi le delegazioni hanno discusso della navigazione sicura delle navi mercantili turche e delle esportazioni agroalimentari dal Paese in guerra. Le delegazioni, riferisce la nota di Mosca, diffusa da Ria Novosti, hanno sottolineato l'importanza dell'interazione nel formato bilaterale, che ha permesso di garantire la partenza dal porto di Mariupol dell'imbarcazione turca Azov Concord, prima nave straniera a lasciare il porto della città dell'Ucraina meridionale conquistata dai russi.

La situazione di guerra
Dal campo, intanto, il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk Sergei Gaidai, ha detto che le truppe russe si stanno avvicinando a Lysychansk e stanno bombardando la città con gli aerei. "I combattimenti di strada continuano a Severodonetsk - ha dichiarato su Telegram - Il nemico ha aperto di nuovo il fuoco sui villaggi di Synetsky e Pavlograd, sui ponti già distrutti e due volte sullo stabilimento Azot, danneggiando l'impianto. I russi stanno cercando di bloccare le unità delle Forze di difesa vicino a Borivsky e Voronov". In direzione Popasnyansky, secondo Gaidai, i russi si stanno già consolidando a Ustynivka, Pidlisny e Myrna Dolyna e stanno attaccando Bila Gora.
Sempre dal campo, ma dal fronte ucraino, il Comando Operativo Meridionale dell'esercito di Kiev, ha comunicato che le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco aereo sull'Isola dei Serpenti, conquistata dai russi nelle prime fasi della guerra, e inflitto "perdite significative" al nemico. E a proposito di perdite l’intelligence britannica ha reso noto che le forze filorusse dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk hanno perso "circa il 55% del loro organico". "C'è un'alta probabilità che siano equipaggiate con armi e attrezzature obsolete", spiegano gli 007 di Londra.

Foto: it.depositphotos.com

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