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Marina ucraina respinge navi russe nel Mar Nero mentre i soldati di Mosca puntano ad isolare Severodonetsk

Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l'uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano. I militari turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi in acque neutrali. Lì, le imbarcazioni incontreranno le navi russe e le scorteranno sul Bosforo. A rivelarlo è stato il quotidiano russo Izvestia che cita una fonte di alto rango. Intanto, emerge che il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha discusso con l'omologo ucraino Oleksii Reznikov proprio riguardo a come creare corridoi sicuri per le navi commerciali ferme nei porti ucraini. Lo fa sapere la Tv di Stato turca Trt secondo cui, durante il colloquio telefonico, è stato anche discusso di come portare in Turchia aerei A400M fermi in Ucraina. Inoltre, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è atteso mercoledì ad Ankara, per discutere con le autorità turche dei corridoi per il trasporto di prodotti agricoli.

Sull'accordo è intervenuta anche la Coldiretti. Secondo l'organizzazione, l'apertura di un corridoio per far uscire le navi cariche di grano da Odessa è importante per salvare dalla carestia quei 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l'alimentazione e risentono quindi in maniera devastante dell’aumento dei prezzi dei cereali causato dalla guerra, ma anche per ridurre l'inflazione in quelli ricchi. Con il via libera alla partenza delle navi cargo, sottolinea la Coldiretti, si libera lo spazio nei magazzini per accogliere i nuovi raccolti di grano in arrivo tra poche settimane per un quantitativo stimato di 19,4 milioni di tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di tonnellate previsti per questa stagione, che collocano comunque l'Ucraina al sesto posto tra gli esportatori mondiali di grano. 

Respinte navi da guerra russe nel Mar nero
Nel frattempo, però, anche se Kiev e Mosca hanno trovato un’intesa per risolvere il blocco delle navi container con il grano ucraino, sempre sul mare la situazione resta tesissima. La Marina ucraina, infatti, ha annunciato di aver respinto navi da guerra russe a 100 km dalla costa del Mar Nero. La flotta è stata "costretta a cambiare tattica" dopo aver attuato per settimane un duro blocco, ha sottolineato il comando della Marina di Kiev: "Il gruppo di navi della flotta russa del Mar Nero è stato cacciato al largo delle coste ucraine per più di cento chilometri. Nel tentativo di riprendere il controllo della parte nord-occidentale del Mar Nero, l'avversario ha dovuto cambiare tattica, schierando sistemi missilistici costieri Bal e Bastion in Crimea e nella regione di Kherson e ridistribuendo forze aggiuntive all'Isola dei Serpenti".

Nonostante ciò, ha proseguito Kiev, un gruppo di circa 30 navi e sottomarini russi continua a bloccare la navigazione civile mentre la situazione nella parte nord-occidentale del Mar Nero resta "difficile". "Abbiamo privato la flotta russa del Mar Nero del controllo totale della parte nord-occidentale, divenuta una 'zona grigia'".

Russi puntano a tagliare fuori l’area di Severodonetsk
Sul campo di guerra a Severodonetsk, invece, i russi procedono spediti puntando a "tagliare fuori l'area di Severodonetsk da nord e da sud”, come riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina. Mosca, dopo i bombardamenti a Izyum, si prepara inoltre a nuovi attacchi "sull'asse settentrionale". "Nel fine settimana - scrive l'intelligence del ministero della Difesa britannico - le forze ucraine hanno riconquistato parti di Severodonetsk, anche se le forze russe continuano probabilmente a occupare i quartieri orientali. Il piano più ampio della Russia continua probabilmente a essere quello di tagliare fuori l'area di Severodonetsk sia da nord che da sud".

"A maggio - prosegue l'ultimo bollettino - la Russia ha guadagnato terreno sull'asse meridionale di Popasna, ma nell'ultima settimana i suoi progressi nell'area si sono arrestati. Le notizie di pesanti bombardamenti nei pressi di Izium suggeriscono che la Russia si sta preparando a compiere un nuovo sforzo sull'asse settentrionale".

"La Russia - conclude l'analisi di Londra - dovrà quasi certamente ottenere una svolta su almeno uno di questi assi per tradurre i guadagni tattici in successi a livello operativo e progredire verso il suo obiettivo politico di controllare tutta la regione di Donetsk".

Foto: it.depositphotos.com

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