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Mosca conquista l’ex città sovietica di Lyman. L’Ue valuta una missione navale per recuperare il grano dall’Ucraina

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di avere effettuato un nuovo lancio di prova del missile ipersonico Tsirkon. Il missile è stato lanciato dalla fregata Ammiraglio Gorchkov della Federazione russa situata nel Mare di Barents e ha puntato un obiettivo situato nel Mar Bianco, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa di Mosca. "Secondo i sistemi di monitoraggio e registrazione dal vivo ha colpito con successo un obiettivo marittimo situato a circa 1.000 chilometri di distanza. Il volo del missile ipersonico ha rispettato i parametri stabiliti". La tv russa Zvezda ha aggiunto che la velocità del missile è "così alta da impedire al sistema di difesa aerea dell'avversario di rilevarne l'impatto in tempo". Il Cremlino ha descritto lo Tsirkon come un missile "inarrestabile", con una "traiettoria variabile" per evitare di essere scoperto. Il primo collaudo del missile Zircon risale all'ottobre del 2020 e fu salutato dal presidente russo, Vladimir Putin, come un "grande evento".

Lo sviluppo dei missili ipersonici, definiti da Putin come "invincibili", perché molto difficilmente intercettabili per la loro elevata velocità, fino a 10 volte quella del suono, rappresentano l'ultima generazione di arma strategica. Sono potenzialmente capaci di trasportare testate nucleari, sia nella versione balistica, il Kinzhal, sia in quella da crociera, lo Zircon. Sul fronte militare, invece, la città di Kransnyi Lyman nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) è ora completamente sotto il controllo delle Forze Armate russe, come ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. Mosca ha ridato a Lyman il nome con cui era chiamata fino al 2016. La città, ha detto Konashenkov, è stata "completamente liberata”. In generale, sul terreno di guerra l'esercito ucraino è in difficoltà, la popolazione è allo stremo, ma il presidente Volodymyr Zelensky prova ancora una volta a spingere il tasto dell'orgoglio nazionale: "Non concederemo mai il Donbass. Quella è terra ucraina. Non esiste una alternativa alla nostra bandiera". Un richiamo a non arrendersi mentre il leader ceceno Kadyrov annuncia il pieno controllo di una delle zone più delicate a Severodonetsk.

Blinken spinge per Svezia e Finlandia nella NATO
Nel frattempo, sul piano politico, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa con l'omologo finlandese, Pekka Haavisto, ha dichiarato di "continuare a essere fiducioso che Svezia e Finlandia entreranno presto nella Nato". "La nostra politica delle porte aperte è un cardine dell'alleanza", ha aggiunto Blinken, che ha promesso una "forte presenza" della Nato nel Mar Baltico.
In aggiunta il leader del Carroccio Matteo Salvini ha organizzato una missione in Russia, nell'ambito dei contatti avviati al fine di far ripartire i negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina. "Mi chiedono se andrò a Mosca. Lo chiedo a voi. Ieri Draghi ha fatto una cosa giusta: ha chiamato Putin. È chiaro che la pace non la ottieni accendendo una candela in Duomo, ma va costruita, cercata telefonata per telefonata, incontro per incontro" ha detto il segretario della Lega  durante un comizio a Como. "C'è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace e, come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tutta. La pace e la vita valgono tutto. Pace, vita e lavoro”.

L’Europa valuta missione navale per l’esportazione del grano
Infine, l’Unione Europea sta valutando una missione navale per aiutare ad esportare grano dall'Ucraina. Lo sostiene il quotidiano spagnolo El País, citando fonti di Bruxelles, secondo le quali il vertice Ue che inizierà lunedì solleverà il problema dell'aumento del rischio di fame nei paesi dipendenti dalle esportazioni agricole dall'Ucraina. L'Unione europea starebbe anche discutendo la possibilità di avviare una missione navale per scortare navi mercantili dall'Ucraina attraverso il Mar Nero, in particolare dal porto di Odessa.

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