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Da Moro alla P2 la voce di Tina Anselmi sempre attuale

Una "mina vagante" così veniva definita Tina Anselmi. Una donna di potere, ma che contro un certo Potere si è scontrata in primissima persona, combattendolo senza compromessi da Presidente della Commissione che indagò sulla P2 di Licio Gelli.
Anna Vinci, scrittrice e biografa di Tina (La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi, Chiarelettere, e Storia di una passione politica, nella quale ha raccolto le parole di Tina), in questa videointervista con il nostro capo redattore Aaron Pettinari ci ha donato le parole dalla viva voce della Anselmi con delle registrazioni inedite in cui questa "partigiana" si racconta. Dalla questione Moro, ai silenzi istituzionali riscontrati nel lavoro con la Commissione P2, si evince lo spessore morale di una Politica, con la P maiuscola che aveva trovato il coraggio di seguire le tracce, per quanto torbide, che svelavano l'intreccio tra faccendieri, imbroglioni, politici corrotti, mafie, eversioni e così via.
Anna Vinci va anche oltre raccontando gli incontri con il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo (La Mafia non lascia tempo lo scorso anno ristampato da Chiarelettere) e quello con Luana Ilardo, figlia di Luigi Ilardo, da cui è nato il libro "Luigi Ilardo, Omicidio di Stato" (scritto sempre per Chiarelettere).
Perché ogni incontro è una storia di vita che in qualche maniera va ad arricchire anche l'esperienza personale e la visione del mondo.


anselmi vinci foto anna

Tina Anselmi ed Anna Vinci



Diritto di Replica di Valentina Magrin

A seguito della richiesta di replica da parte di Valentina Magrin, nipote di Tina Anselmi, pubblichiamo la suddetta specificazione: "In riferimento all'intervista rilasciata dalla scrittrice Anna Vinci alla vostra testata specifico che il ruolo di Anna Vinci nella pagina Facebook "In memoria di Tina Anselmi" era quella di editor. A seguito di una serie di attacchi è stata estromessa dal ruolo di editor della pagina, impedendole dunque di pubblicare. Fermo restando che Anna Vinci è sempre libera di aprire qualsiasi altro canale per pubblicare ciò che ritiene, personalmente, in quanto amministratrice della pagina, rivendico il diritto di poter scegliere a chi dare la possibilità di essere editor o meno nella pagina, proprio in virtù del ruolo differente. Questi sono i fatti".


Controreplica di Anna Vinci

Ringrazio la generosità di Valentina Magrin che mi suggerisce di aprire un’altra pagina. Al di là di quello che la signora Magrin afferma, sull’essere o non essere io editor, cosa che non mi ricordo in quanto ci siamo inventati questa pagina insieme, in buona fede, resta il fatto che quando si compie un’azione e si decide di "cacciare" qualcuno da una pagina, di solito si preavverte. E si spiega il motivo. Anche perché stiamo parlando di una figura, la mia, che è la biografa di Tina Anselmi, scelta dalla zia di Valentina Magrin. Mi dispiace molto che una signora, non più giovane ormai, si comporti come una ragazzina. Ma cosa le ho fatto? Cosa vuole da me? Voltiamo pagina. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità. E visto che siamo libere. Lei si comporti come preferisce. Aggiungo che da ora in poi, visto che Valentina Magrin preferisce non avermi tra i piedi, chi scrive a “In memoria di Tina Anselmi” avrà la gioia di ricevere la risposta solo di Valentina Magrin. Mi vergogno ancora una volta di trovarmi a dover discutere,, mentre il mondo è in fiamme, di tante piccinerie.

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