Bombardamenti nella notte nell'oblast di Dnipropetrovsk, morto un civile. Nella notte uccisi altri tre
Nel 77° giorno di guerra l’esercito russo sta avanzando verso Slobozhansky e Donetsk, cercando di prendere piede nella direzione di Kryvyi Rih, in Ucraina meridionale.
A confermarlo è lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev nel suo rapporto giornaliero citato dall'Ukrainska Pravda. Sempre questa mattina attacchi missilistici avrebbero colpito la città di Slovianks, nella regione di Donetsk, fortunatamente senza provocare vittime.
È nel Donbass dove sembra che l’esercito russo abbia compiuto avanzamenti più significativi: il ministero della difesa russo ha dichiarato ieri che le forze alleate hanno completato la bonifica dell’insediamento di Popasnaya, importante centro di difesa, la cui conquista minaccerebbe di accerchiare le migliaia di soldati delle forze armate ucraine a Lisichansk e Severodonetsk.
Attualmente le unità della Milizia popolare della Repubblica popolare di Luhansk (LPR), con il supporto delle Forze armate della Federazione Russa, hanno raggiunto il suo confine amministrativo e meno del 10% di quel territorio sarebbe ancora in mano a Kiev.
La Russia punta in sostanza ad interrompere le linee di rifornimento degli aiuti militari occidentali, che in gran quantità varcano ogni giorno il confine ucraino.
La lista completa degli equipaggiamenti Nato forniti a Kiev, comprende diecimila missili anticarro di ultima generazione, duemila Stinger contraerei e carri armati T-72, cannoni semoventi, lanciarazzi multipli.
"Tutte le armi che sono entrate nel territorio dell'Ucraina saranno senza dubbio distrutte come parte della sua smilitarizzazione", ha scritto sul suo canale Telegram Andrei Klimov, vicepresidente del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione Russa, menzionando anche la recente decisione del Congresso degli Stati Uniti di stanziare quasi 40 miliardi di dollari in aiuti a Kiev.
In totale, secondo l'esercito russo, dall'inizio dell'operazione militare speciale sarebbero stati distrutti 164 aerei ucraini, 125 elicotteri, 798 veicoli aerei senza pilota, 302 sistemi missilistici antiaerei, 2983 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 351 installazioni di lancio multiplo sistemi a razzo, 1440 pezzi di artiglieria, oltre a 2.796 unità di veicoli militari speciali. Da ieri notte sono in corso serrati nel distretto di Kryvyi Rih e Zelenodolsk, sempre nell'oblast di Dnipropetrovsk. Un civile è rimasto ucciso e un altro è stato ferito. Nella notte, ancora, un aereo russo ha colpito Novgorod-Siversky nella regione di Chernihiv, nel nord est, ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale Vyacheslav Chaus su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform.
Tre persone sono morte e 14 sono rimaste ferite, secondo l'agenzia ucraina Unian citando l'amministrazione comunale di Novgorod-Siversky. "Questa mattina le truppe russe hanno lanciato un missile da crociera sulla città di Zaporizhzhia", riferisce l'amministrazione militare regionale su Telegram, precisando che "secondo le prime informazioni, un edificio privato è in fiamme". Non è specificato, aggiungono i media ucraini, se il missile abbia colpito la città o sia stato abbattuto dalla difesa aerea.
In foto: parata per il Giorno della Vittoria nella Piazza Rossa © Imagoeconomica
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