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Al V-Day, toni pacati dal presidente russo sul conflitto in Ucraina ma afferma: “L’Occidente ha ignorato i nostri appelli per un dialogo onesto”

"Fare di tutto affinché l'orrore di una guerra globale non si ripeta". Ha usato toni piuttosto cauti Vladimir Putin questa mattina a Mosca in occasione dello storico V-Day. In molti si aspettavano un discorso diverso per il 77esimo anniversario della Vittoria russa sulla Germania nazista, fatto di minacce alla ricorrenza di armi atomiche e invasioni varie ad altri Paesi in orbita Ue. Ma così non è stato. Infatti, in un contesto internazionale scosso dalla guerra in Ucraina, Putin ha presentato sicuramente non toni concilianti, ma meno spaventosi di quanto prospettavano gli analisti. "Nonostante tutti i disaccordi nelle relazioni internazionali, la Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza uguale e indivisibile, un sistema vitale per l'intera comunità mondiale”, ha detto Putin nel suo discorso sulla Piazza rossa, dove i rintocchi dell'orologio della Torre Spasskaya hanno dato il via alla parata del 9 maggio. Nessun proclama, soprattutto nessun annuncio catastrofico di guerra totale.

Nel discorso di 11 minuti, Putin ha evocato il ricordo dell'eroismo sovietico nella seconda guerra mondiale per spronare il suo esercito alla vittoria in Ucraina. Ha ripetutamente paragonato la guerra in Ucraina alla sfida che l'Unione Sovietica dovette affrontare contro il Terzo Reich nel 1941.

"La difesa della Patria, quando il suo destino è stato deciso, è sempre stata sacra" ha detto Putin, rivolgendosi ai militari: “State combattendo per il nostro popolo nel Donbass, per la sicurezza della nostra Patria". "Il nostro dovere è conservare la memoria di coloro che hanno schiacciato il nazismo”, ha detto Putin.

Rivolgendosi alle migliaia di truppe schierate sulla Piazza Rossa, Putin inoltre ha condannato quelle che ha definito minacce esterne per indebolire e dividere la Russia, e ha ripetuto argomenti familiari che aveva già usato per giustificare la sua invasione: il rischio di "un'invasione" della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. "La Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza uguale e indivisibile" ma secondo Putin l'Occidente ha ignorato gli appelli del Cremlino nel dicembre 2021 “per un dialogo onesto" e "la ricerca di soluzioni sensate e di compromesso, tenendo conto dei reciproci interessi”. Putin ha poi ribadito che i paesi della NATO non volevano ascoltare Mosca. "Ciò significa che in realtà avevano piani completamente diversi e lo abbiamo visto", ha aggiunto.

I paesi della NATO non volevano ascoltarci, il che significa che, in realtà, avevano altri piani e si vede". Da notare infine la frecciata ai paesi alleati degli Usa, paese che, “soprattutto dopo il crollo dell'Unione Sovietica, ha cominciato a parlare della loro eccezionalità, umiliando così non solo il mondo intero, ma anche i suoi satelliti, che devono fingere di non accorgersi di nulla e ingoiarlo con rassegnazione".

Tuttavia, "la Russia ha un carattere diverso" e i russi non rinunceranno mai "all'amore per la patria, alla fede e ai valori tradizionali, ai costumi ancestrali e al rispetto per tutti i popoli e le culture", ha sottolineato Putin, denunciando il "degrado morale" dell'Occidente, dove "apparentemente decisero di cancellare quegli antichi valori".

"Questo degrado morale divenne la base per la cinica falsificazione della storia della seconda guerra mondiale, l'incitamento alla russofobia, la glorificazione dei traditori, la presa in giro della memoria delle loro vittime, l'annullamento del coraggio di coloro che hanno vinto la costo della sofferenza", ha dichiarato.

In tal senso, il presidente russo si è lamentato del fatto che ai veterani americani è stato proibito di partecipare alla parata di Mosca quest'anno e ha affermato che il suo paese onora "tutti i combattenti degli eserciti alleati: americani, britannici, francesi, membri della Resistenza, i coraggiosi soldati e guerrieri della Cina, tutti coloro che hanno sconfitto il nazismo e il militarismo".

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