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Le forze russe si sono esercitate in attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari nell'enclave occidentale di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania. Lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato: la Russia ha praticato "lanci elettronici" simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare. Le esercitazioni hanno coinvolto più di 100 militari, che hanno anche eseguito "azioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica". Sono stati simulati attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemico. Viste le caratteristiche dei missili testati, un eventuale loro utilizzo sarebbe ridotto al territorio ucraino o ai Paesi immediatamente confinanti. Gli Iskander, infatti sono missili balistici tattici ipersonici a corto raggio, con una gittata massima di circa 400 chilometri. Insufficienti a raggiungere i Paesi dell’Europa centrale, anche se, in caso di carica con testate nucleari, possono diventare una delle ormai più volte citate armi nucleari tattiche che Vladimir Putin potrebbe decidere di impiegare in territorio ucraino in caso di difficoltà sul campo o per velocizzare la conquista di alcuni territori.
Intanto il Cremlino ha assicurato che i corridoi umanitari per evacuare i civili dalle acciaierie Azovstal di Mariupol sono stati attivati, dopo che l'esercito russo ha annunciato un cessate il fuoco di tre giorni. "I corridoi funzionano da oggi", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Peskov, aggiungendo che le acciaierie rimangono assediate dalle forze russe, ma precisando che le truppe russe hanno l'ordine del presidente Putin di non entrare. L'Onu ha annunciato a metà giornata che "un convoglio è diretto verso Azovstal e dovrebbe arrivare domani" e Kiev ha riferito che mercoledì sono stati evacuati più di 300 civili. Secondo il comandante delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhny, è iniziata una controffensiva a Kharkiv e a Izyum. Un annuncio che però contrasta con la valutazione di un consigliere del presidente Zelensky, secondo il quale nessuna controffensiva scatterà prima di metà giugno, senza gli arrivi di nuove armi dai Paesi amici. Il Cremlino ha accusato l'Occidente di impedire una "rapida" fine della campagna militare russa fornendo armi e intelligence al Paese. Nell'Ucraina occidentale infatti rimangono nel mirino di Mosca le infrastrutture ferroviarie, con l'obiettivo di bloccare le consegne di armi occidentali a Kiev. Fonti militari statunitensi riferiscono che l'aviazione russa ha sferrato dai 200 ai 300 attacchi diretti alla rete di trasporti e ha colpito con sei missili da crociera sottostazioni elettriche ferroviarie a Leopoli e in Transcarpazia. Secondo le fonti americane, l'offensiva aerea non è però riuscita a bloccare le forniture di armamenti. A Nord appare al momento improbabile l'apertura di un nuovo fronte con il coinvolgimento di Minsk nel conflitto, come paventato dalle autorità ucraine. Infine l’intelligence militare britannica, nel suo ultimo bollettino, ha affermato che le esercitazioni in corso in Bielorussia sono di routine e non rappresentano al momento una minaccia.

Intelligence U.S.A ha fornito informazioni per uccidere generali russi
Gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina l'intelligence necessaria ad uccidere diversi alti ufficiali dell'esercito russo dall'inizio del conflitto in quel Paese, lo scorso 24 febbraio. Lo scrive il "New York Times", che cita "fonti altolocate" dell'amministrazione presidenziale Usa. Le fonti non hanno precisato quanti ufficiali russi siano stati uccisi in Ucraina con l'ausilio dell'intelligence Usa, ma hanno rivelato che le informazioni trasmesse a Kiev sono parte di un "programma segreto" per la trasmissione di intelligence in tempo reale alle forze armate ucraine. Secondo il quotidiano Usa, parte dell'intelligence proverrebbe dalla costellazione di satelliti militari e commerciali a disposizione degli Stati Uniti. Dall'inizio del conflitto l'Ucraina ha rivendicato l'uccisione di diversi generali dell'esercito russo; di recente Mosca ha confermato l'uccisione in combattimento del comandante dell'Ottava armata dell'esercito russo, maggiore generale Vladimir Petrovich Frolov.
Informazioni in tempo reale sull’esercito ucraino, scrive Nyt, vengono fornite anche da altri alleati Nato. Durante il conflitto, si legge sulla testata, le agenzie di intelligence Usa hanno usato, fra gli altri strumenti, anche satelliti per tracciare i movimenti delle truppe di Mosca.

Foto d'archivio: it.depositphotos.com 

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