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Le ultime scoperte dell’ex magistrato sul disegno massonico tra Pizzolungo, Erice e Trapani

La serie di episodi de "L'altra storia d'Italia" di Carlo Palermo è ripresa con lo speciale intitolato: "Dalla Messa della Fenice all'uccisione di Mauro Rostagno". Nel video l'ex magistrato racconta le novità e rivelazioni acquisite tra Pizzolungo, Erice e Trapani in occasione della celebrazione del trentasettesimo anniversario della strage di Pizzolungo avvenuta il 2 aprile 1985. "Continuerò ancora a cercare la verità sui fatti di Trento e di Trapani e sui tanti crimini che hanno afflitto in particolare questi luoghi, la Sicilia tutta, l'Italia ed oggi il mondo intero, ancora in gran parte coperti da misteri e segreti di Stato e soprattutto da quella mostruosa superiore massoneria da tempo immemorabile qui presente che toccai con mano da magistrato nei lontani anni Ottanta, che ho scoperto nelle sue concrete prove in questi ultimi anni ed in particolare l'anno scorso rinvenendo documenti che sono stati tenuti nascosti persino dalla Commissione d'Inchiesta sulla P2 e che contengono la chiave per comprendere non solo quel lontano passato ma anche il nostro presente". Così Carlo Palermo ha scritto sulla sua pagina Facebook in concomitanza con l'uscita del video.
La presenza dell'ex magistrato in quei luoghi ha destato fastidi. Tanto da far scattare anche questa volta tentativi di occultarne il lavoro.
"Dobbiamo riappropriarci delle nostre istituzioni, dei nostri diritti, delle nostre libertà - ha scritto ancora l'ex magistrato - Dobbiamo scacciare il Male della Massoneria universale presente nelle istituzioni nostre, dell’Europa e delle istituzioni internazionali che gestiscono il potere con il governo della guerra facendoci dimenticare il passato e chiudendo il futuro al nostro presente ed al futuro dei nostri figli.
A cominciare dai francesi rivoluzionari è necessario unirsi nell’ultima battaglia diretta a cancellare l’uomo, la sua umanità, la sua socialità, la sua spiritualità, il suo vero e più antico valore di rinascita dello spirito.
Contro il massonico titano Emmanuel Macron ed i suoi alleati di ferro".
"A Trapani ci fu la loggia Scontrino, il centro Scorpione. Ci furono la droga ed i traffici internazionali, i traffici di Armi, l'omicidio di Mauro Rostagno e l'episodio mio; quello di Giacomelli e di Ciaccio Montalto. E' mai possibile che tutte queste non possano essere riesaminate, trenta, quaranta anni dopo, per capire cosa c'è dietro a questa sovrapposizione di poteri occulti? Perché in queste cose c'è la mafia, ci sono i servizi, sono occulti perché c'è la massoneria. Ci si vuole rendere conto che c'è una chiave più complessa di Cosa nostra, di collegamento con Cosa nostra americana?". Aveva detto Carlo Palermo a Pizzolungo, luogo della strage che lo ha visto coinvolto in prima persona il 2 aprile 1985. 
Assieme a lui viaggiavano l'autista Rosario Maggio e gli agenti di scorta Totò La Porta, Nino Ruggirello e Raffaele Mercurio. Quando esplose l'autobomba il mezzo del magistrato stava sorpassando una macchina al cui interno vi era una donna, Barbara Rizzo, che in quel momento stava portando a scuola due dei suoi figli: i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta. Avevano sei anni. 
E per Carlo Palermo è sempre un dolore tornare su quei luoghi: "Ho ricevuto un bonus di 37 anni - ha detto con emozione intrattenendosi con la stampa - E' un periodo lungo che ho ricevuto e che ho impiegato cercando di andare avanti nella ricerca, e spero di riuscire ancora".
Palermo ha dunque analizzato i tempi terribili che si stanno attraversando, compresa la guerra che è presente in Europa. "C'è una verità giudiziaria che è diversa dalla verità storica. Dietro quello che sta accadendo c'è una verità storica che va molto più indietro nel tempo. Quando si parla di massoneria si parla di progetti e piani che trovano la loro pianificazione nella loro storia più antica. Che viene a maturazione in certi momenti. Come fu nella seconda guerra mondiale, nelle bombe atomiche che hanno costituito il deterrente per certe condotte per decine di anni, fino all'abbattimento del muro di Berlino. E poi fino al 2001, quando c'è stato l'abbattimento delle due Torri a New York. Sono questi eventi che hanno segnato il nostro percorso e la nostra storia e che vanno al di là delle competenze dei singoli magistrati, perché riguardano l'umanità e i progetti di potere sull'umanità".
Come si lotta contro questo Sistema criminale integrato? "Ripristinando la democrazia. Questi riassetti planetari stanno avvenendo con delle trasformazioni del controllo delle masse che costituiscono oggetto di condizionamenti di massa e che sono sotto gli occhi di tutti noi. Ci hanno isolati. Ci hanno reso non più partecipi di democrazie rappresentative. Oggi l'Italia è un soggetto bellico che opera direttamente nelle guerre. Io a Trento li ho trovati gli armamenti che venivano della Nato, che passavano per la Polonia ed i traffici venivano organizzati dall'Italia. Li ho trovati e sto parlando di una cosa di 40 anni fa. Ma allora erano trafficanti. Oggi sono ufficialmente governi. Sono governi che operano con gli stessi segreti e con il controllo delle masse. Noi ci dobbiamo riappropriare delle nostre istituzioni. E devono essere rappresentative del popolo e non dell'Euro, della finanza o delle multinazionali".
(Prima pubblicazione: 18 aprile 2022)

La Rubrica "L'altra storia d'Italia" di Carlo Palermo"

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