Acquisiti i verbali dei pentiti e la deposizione di Bruno Contrada
E' passato più di un anno da quando il boss Nino Madonia è stato condannato all'ergastolo per l’assassinio del poliziotto 28enne e della moglie incinta di due mesi, Ida Castelluccio, il 5 agosto del 1989.
Oggi il processo, che si svolge con il rito abbreviato, è ripreso di fronte alla Corte d'assise d'appello presieduta da Angelo Pellino.
Nel corso dell'udienza odierna sono stati acquisti i verbali di interrogatori dei collaboratori di giustizia Rosario Naimo, Giusto Di Natale, Giovanni Drago e Francesco Onorato nonché le deposizioni dell'ex Sisde Bruno Contrada.
Nello specifico si parla dei verbali e delle trascrizioni del processo principale che si celebra col rito ordinario, che vede imputati il boss dell'Arenella Gaetano Scotto (accusato di duplice omicidio aggravato in concorso) e di Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento.
Tra i documenti di cui è stata chiesta l'acquisizione da parte della difesa vi è anche un verbale del collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, reso nel maggio 2015. In alternativa è stata chiesta l'audizione dell'ex capomafia di San Giuseppe Jato.
Nel corso dell'udienza odierna il boss Madonia ha anche reso delle dichiarazioni spontanee chiedendo l'acquisizione delle dichiarazioni rese da Cancemi sull'omicidio di Giacomo Palazzolo. La Corte di assise di appello ha fissato per il 9 maggio lo scioglimento della riserva sulle richieste di oggi.
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