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M5S, Giulia Sarti: “Siamo perplessi e preoccupati”

Via libera all'unanimità dal Consiglio dei ministri alla nomina di Carlo Renoldi a capo del Dap. È quanto appreso questo pomeriggio da fonti di via Arenula. Nessuna riserva e nessuna obiezione in Cdm sulla scelta di Renoldi al vertice del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sulla cui designazione erano state invece espresse perplessità nelle scorse settimane da parte di parlamentari della maggioranza, soprattutto di Lega e M5s. Ma il via libera è arrivato all'unanimità e la Ministra della Giustizia Marta Cartabia ha ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi per la rapidità con cui la nomina è stata portata in Cdm.
Unica domanda è stata quella del ministro Patuanelli che ha chiesto della continuità nella gestione del Dap, garantita dalla stessa Cartabia. Il resto dell'amministrazione penitenziaria, infatti, è rimasta al suo posto, tanto che la ministra dopo le dimissioni di Bernardo Petralia da capo del Dap e dalla magistratura, ha voluto affidare la reggenza al suo vice Roberto Tartaglia. La guardasigilli ha messo a disposizione del Consiglio dei ministri il curriculum di Renoldi riassumendone la lunga esperienza in Cassazione - dove si è occupato di delicati processi in tema di criminalità organizzata -, e il periodo trascorso al Ministero della giustizia, con un impegno diretto nella risoluzione dei problemi del mondo carcerario, dopo la sentenza Torreggiani con cui l'Italia venne condannata per le condizioni di sovraffollamento dei penitenziari. La Cartabia ha colto l'occasione anche per lanciare un monito: non bisogna mai contrapporre il carcere come sicurezza al "carcere della dignità”, ha detto.
Restano "perplessi e preoccupati di fronte alla nomina” i 5stelle. “Si tratta senza dubbio di un magistrato di grande capacità e professionalità - ha detto Giulia Sarti, deputata del M5S, componente della commissione Giustizia - ma la sua nomina, a nostro parere, potrebbe risultare non perfettamente in linea con le peculiari esigenze del Dap". “Ufficializzazione irricevibile” ha commentato la deputata Stefania Ascari, collega della Sarti. “Renoldi si è espresso contro il regime 41-bis, oltre ad aver sminuito il lavoro dell'antimafia militante. E non devono lasciare indifferenti le astensioni dei due magistrati Ardita e Di Matteo al Csm. Da coordinatrice del Comitato che si occupa del regime carcerario del 41 bis e alta sicurezza in commissione Antimafia non posso ignorare questi toni sprezzanti e irrispettosi, soprattutto per le tante vittime della mafia che non smettono di essere attuali. Temo che questa decisione creerà disarmonie e oggi non possiamo permettercele”, ha concluso la deputata Ascari.

Foto © Imagoeconomica

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