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Nel nord del paese 53 morti in 24 ore. Nel frattempo la Francia potenzia il suo esercito

Sembra intravedersi una luce in fondo al tunnel in Est Europa. In un’intervista ai media polacchi, il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha detto che per raggiungere un accordo su tutti i punti di contrasto con Mosca serviranno orientativamente 10 giorni circa. “Da qualche giorno fino a una settimana e mezza”, ha affermato aggiungendo che “uno dei punti chiave dell’accordo di pace sarà il cessate il fuoco immediato e il ritiro totale dell’esercito russo dal territorio ucraino”. “Tuttavia, i negoziati saranno un processo su larga scala a cui partecipano non solo Russia e Ucraina. Partecipano in maniera non diretta anche i nostri partner, tra cui la Polonia. Perché non vogliamo firmare solo un accordo ma sviluppare un meccanismo concreto che garantisca la nostra sicurezza in futuro”, ha altresì affermato. Sempre sul piano diplomatico giunge notizia che il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin potrebbe avere un incontro faccia a faccia con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky.

A renderlo noto è stato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta il quotidiano Sabah, parlando ad una conferenza stampa congiunta con l'omologo ucraino Dmytro Kuleba durante una visita a Leopoli in Ucraina. Oggi c'è stata inoltre una telefonata tra il presidente turco Erdogan e il leader russo. Passando al piano militare della drammatica offensiva, il capo dell'amministrazione regionale di Chernihiv, Viacheslav Chaus, ha affermato che nelle ultime 24 ore cinquantatre civili sono stati uccisi nel Nord dell’Ucraina, vicino al confine bielorusso. La città di "Volnovakha esiste ormai solo sulla cartina, perché in realtà Volnovakha non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio", ha detto  il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo, parlando della città dell'est, nell'Oblast di Donetsk. "In tre settimane - ha detto il ministro della Difesa ucraina - sono state distrutte 400 scuole, 110 ospedali e più di 1000 edifici residenziali. Anche le operazioni di soccorso vengono impedite, intere famiglie vengono rapite e uccise, uccidono i preti e i sindaci che non collaborano con gli occupanti russi", in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo. "Oggi la Russia ha l'unico scopo di distruggere l'Ucraina", ha aggiunto.

La situazione più complessa resta quella di Mariupol, sotto assedio da diversi giorni. Rivolgendosi ai cittadini russi, Zelensky ha paragonato l'assedio di Mariupol a quello di Leningrado durante la seconda guerra mondiale. "Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila - ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov -. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C'erano segnali che all'interno c'erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso". Ieri bombe sono state lanciate anche su una piscina: sotto le macerie, secondo i soccorritori, donne incinte e bambini. Nel frattempo la Francia si appresta a potenziare il suo esercito per essere pronta a rispondere ad "una guerra di alta intensità che può tornare sul nostro continente”, come ha detto il presidente Emmanuel Macron, presentando ai Docks di Aubervilliers, alle porte di Parigi, il suo programma elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 10 e del 24 aprile. Rivolgendosi agli oltre 300 cronisti riuniti sul posto, Macron ha insistito sulla necessità di rafforzare l'autonomia della Francia e dell'Europa dinanzi alle sfide future, a cominciare dal settore della Difesa tornato di dirompente attualità dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin.

Foto © Imagoeconomica

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