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Avrebbe ammesso di essere la donna ritratta nella foto trovata nel settembre del 1993 in un villino ad Alcamo (Trapani) Rosa Belotti, la 57enne che secondo l'ipotesi accusatoria della Dda di Firenze potrebbe essere “l’esecutrice materiale che ha guidato la Fiat Uno grigia imbottita di esplosivo sottratta alla proprietaria (…) condotta in via Palestro per colpire il PAC”.
Quell'attentato, avvenuto a Milano il 27 luglio 1993, costò la vita a cinque persone innocenti. Alcuni testimoni raccontarono di aver visto una "donna bionda" uscire dall'autobomba e al tempo fu fatto un identikit. Rosa Belotti ha risposto alle domande dei pm Luca Tescaroli e Luca Turco ed ha negato nettamente di avere a che fare con la strage di via Palestro, precisando di essere estranea ai fatti contestati, pur consapevole di non poter fornire, a tanti anni di distanza, un alibi certo su dove fosse la sera della strage.
Nei giorni scorsi i carabinieri del Ros, su input della Procura di Firenze, hanno effettuato alcune perquisizioni a casa della Belotti partendo da alcuni spunti investigativi più o meno recenti.
Alla donna è stata mostrata una foto che fu trovata durante una perquisizione effettuata nell'ambito delle indagini sulla strage nel settembre 1993 e che portò al sequestro di numerose armi. L'immagine, nascosta in un volume di enciclopedia, fu trovata grazie alle indicazioni fornite a un poliziotto, Antonio Federico, da un suo confidente. A quasi 29 anni di distanza dall'attentato, i carabinieri del Ros sarebbero arrivati a Rosa Belotti grazie alla comparazione tra questo scatto, una sua foto segnaletica risalente al 1992 e l'identikit della donna bionda di via Palestro.
Ciò che è emerso dalle indagini della Procura di Firenze è che le due fotografie si somigliano, mentre la somiglianza con l’identikit della ‘bionda di via Palestro’ e la foto di Rosa Belotti viene considerata come "da non escludere". A tanti anni di distanza dalle stragi la ricerca della verità non si ferma, ma ovviamente, nel caso specifico, ogni condizionale è d'obbligo.

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