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Aiea rassicura: impianto sicuro. Dopo l’attacco Zelensky ha telefonato a Biden e Johnson

E’ stata una notte trascorsa col fiato sospeso quella di ieri in Ucraina. Bombardamenti presuntamente russi hanno colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia che ha poi preso fuoco. Per fortuna il regolatore ucraino ha riferito che nessuna fuga radioattiva è stata rilevata. La popolazione è stata invitata a ripararsi in un rifugio. Nel frattempo, le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale a sei reattori, la più grande d’Europa e quinta al mondo, della città di Enerhodar. “Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza”, hanno affermato sui social media autorità ucraine, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza. Secondo Kiev, non ci sarebbero fughe radioattive. Anche l’Aiea ha rassicurato sulla sicurezza dell’impianto: “Nessuno dei reattori è stato colpito”, per quanto sia stata violata “l’integrità fisica” dello stabilimento. La presa ha avuto luogo dopo un bombardamento durato tutta la notte che ha portato alla denuncia da parte del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “Se esplodesse sarebbe sei volte peggio di Chernobyl”, ha sottolineato Kiev. “Ho vissuto una notte che avrebbe potuto cambiare la storia. Solo l’Europa può fermare Putin”. Anche la Cina si è detta “preoccupata” per gli attacchi alle centrali nucleari.
Zelensky, subito dopo l’attacco ai reattori, si è sentito con il presidente USA Joe Biden e con il premier britannico Boris Johnson. Gli Usa hanno formalmente chiesto alla Russia uno stop all’attacco ai siti nucleari del Paese. Mosca ricostruisce diversamente l’accaduto e parla di “provocazione di Kiev al sito”. Distrutta anche la centrale elettrica di Okhtyrka: città senza luce e al freddo. A Leopoli hanno risuonato le sirene di allarme anti bombardamento. Salgono ad almeno 47 i civili uccisi nell’attacco russo a Chernihiv, nel nord del Paese. All’inizio di settimana prossima dovrebbe tenersi un nuovo incontro tra le delegazioni di Ucraina e Russia. Il risultato del precedente tavolo è l’accordo sulla creazione di corridoi umanitari per evacuare i civili, subito violato dall’esercito russo.

Foto: it.depositphotos.com

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