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Kiev e Mosca hanno concordato di continuare i negoziati. Il terzo round dovrebbe tenersi il prima possibile, ha affermato il consigliere dell'ufficio di Zelensky, Podolya, citato dall'agenzia Ria Novosti. Intanto Russia e Ucraina hanno raggiunto un'intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo.
Parlando alla televisione di Stato, il capo del Cremlino conferma che il deterioramento della diplomazia con l'Europa è arrivato al punto di non ritorno. "I nostri militari forniscono corridoi sicuri", ma "i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani”. Inoltre al mattino, la terza telefonata con il presidente francese Macron era stata definita da Mosca un "franco scambio di opinioni", ma dall'Eliseo fanno sapere che "il peggio deve ancora arrivare”.
Gli obiettivi saranno portati a termine in ogni caso” ha detto Putin al suo omologo francese precisando che gli obbiettivi sono la “demilitarizzazione” e la “denazificazione” del Paese confinante. Fonti di Parigi riportano invece che l’obiettivo di Putin è di “prendere il controllo di tutta l’Ucraina“. Il presidente russo ha anche accusato gli ucraini di “crimini di guerra nei villaggi“, affermando che “si comportano come nazisti”. “Sono disponibile al negoziato ma questo deve essere basato sul disarmo dell’Ucraina. Se gli ucraini non lo accettano con metodi politici e diplomatici, lo otterremo per via militare. La campagna subirà adattamenti via via che gli obiettivi saranno raggiunti. Ordinerei una sospensione delle operazioni soltanto se gli ucraini accettassero le condizioni”, ha detto il capo del Cremlino come riportato dalla Francia.
Mentre i negoziati sono in corso, il presidente ucraino Zelensky chiede di parlare direttamente con Putin, giudicando un confronto con il presidente russo come "l'unico modo per fermare la guerra". "Se noi dovessimo scomparire - ha detto - allora sarà il turno della Lettonia, della Lituania, dell'Estonia. Fino al muro di Berlino, credetemi".

Gli accordi di Minsk
Tu racconti delle storie a te stesso, cerchi un pretesto, quello che dici non è conforme alla realtà e in ogni caso non giustificherebbe la violenza. Così il tuo Paese finisce isolato e indebolito, con sanzioni sul lungo periodo” ha detto il presidente francese al capo del Cremlino ribadendo che “tutta la responsabilità” del conflitto ricade su Putin, ma che se il presidente russo “decidesse di fare altrimenti, di percorrere un’altra strada, è ancora possibile dialogare, in particolare tenendo conto degli interessi della Russia, della sua sicurezza”. Fonti dell’Eliseo fanno sapere inoltre che Putin ha criticato l’operato di Macron accusandolo di non aver detto una sola parola - durante il suo discordo di mercoledì alla nazione - “sul sabotaggio degli accordi di Minsk da parte della leadership ucraina per sette anni, così come il fatto che i paesi occidentali e la stessa Francia non abbiano fatto assolutamente nulla per costringere Kiev a rispettarli”. Il capo del Cremlino, si legge in un comunicato da Mosca, “ha invitato il presidente francese a unirsi agli sforzi per garantire l’evacuazione sicura dei cittadini stranieri dal territorio dell’Ucraina” e ha negato di aver preso di mira infrastrutture civili: “Le forze armate russe stanno facendo tutto il possibile per salvare la vita dei civili” e “le armi ad alta precisione sono usate per distruggere esclusivamente le infrastrutture militari. Le accuse sui presunti attacchi missilistici in corso e bombardamenti di Kiev e di altre città ucraine non corrispondono alla realtà e sono elementi di una campagna di disinformazione anti-russa".

Foto: it.depositphotos.com

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