Draghi alla Camera: "Pronti 1400 militari, altri 2000 disponibili”; “Intollerabile ritorno della guerra in Europa"
Il presidente del consiglio Mario Draghi si allinea alla NATO e sugli ultimi sviluppi drammatici dell’operazione militare russa in Ucraina ha disposto nuove sanzioni e l’invio di un plotone di soldati italiani. "L'Italia condanna con assoluta fermezza l'invasione, che giudichiamo inaccettabile. L'attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei”, ha premesso Draghi intervenendo stamattina alla Camera. E ancora. "Il Governo italiano ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto utile. Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile”, ha affermato Draghi.
“La nostra priorità oggi deve rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati”, ha detto.
"Per quanto riguarda le sanzioni - ha puntualizzato - l'Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell'Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi". "Prevediamo un secondo ‘pacchetto’ di sanzioni "che includa membri della Duma non ancora sanzionati". Draghi ha ricordato che le altre sanzioni in essere "includono misure finanziarie, come il divieto di rifinanziamento per banche e imprese pubbliche in Russia, e il blocco di nuovi depositi bancari verso istituti di credito dell'Ue; misure sul settore dell'energia; sul settore dei trasporti, il blocco dei finanziamenti per nuovi investimenti in Russia e misure di controllo delle esportazioni; la sospensione degli accordi dei visti per passaporti diplomatici e di servizio russi". Per quanto riguarda lo sforzo militare italiano, Draghi ha riferito che “le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni - circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili".
"Ai circa 2000 connazionali presenti" in Ucraina "è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell'Unione Europea un'evacuazione in condizioni di sicurezza". Il presidente ha quindi ricordato le ultime vicissitudini sul campo in Ucraina. "L'offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina: il Ministero dell'Interno ucraino registra vittime civili. - ha dichiarato Draghi - Le immagini a cui assistiamo - di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane - sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea”.
"Una pioggia di missili è caduta la scorsa notte su Kiev, mentre l'esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città”, ha ricordato il premier. “L’esercito russo ha preso il controllo della zona della centrale nucleare di Chernobyl. L'Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall'inizio dell'attacco e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno ancora fornito dati sulle vittime dell'invasione". Draghi ha quindi parlato in merito a quanto discusso al Consiglio Europeo di ieri: “Abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi. Martedì ritornerò sul tema".
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