Ho letto incredibili attacchi all’iniziativa di invitare Roberto Saviano al festival di Sanremo per parlare delle stragi di mafia. Eppure questo intervento ha consentito di ricordare davanti ad un grande pubblico, al giorno d’oggi distratto o inconsapevole (molti non erano ancora nati) ciò che hanno rappresentato le stragi. E ciò che ancora rappresentano essendo la conseguenza di prolungate disattenzioni e complicità tra mafia, pezzi di società ed istituzioni.
Saviano lo ha fatto senza accettare compensi, lo ha fatto bene e ha parlato anche di Rita Atria e Piera Aiello, eroine sconosciute ai più. Certo anche a me avrebbe fatto piacere che a raccontarle ci fosse anche Nino Di Matteo, ma devo dire che Roberto Saviano è stato impeccabile, incisivo e convincente.
Ci ha ricordato che le vittime di mafia sono testimonianza perenne di un sacrificio per la nostra libertà. Rimane sempre il problema delle vittime dimenticate, che sono tante, ma fare memoria a partire da Falcone e Borsellino serve anche a recuperare il ricordo di tutte le altre vittime, che ci impegneremo a celebrare singolarmente e con la giusta attenzione.
Nell’interesse dei giovani e di chi non sa, cerchiamo di essere uniti nel ricordo di questo trentennale delle stragi perché nessuno sia più lasciato da solo da chi per paura o per convenienza ha deciso di stare dall’altra parte.
Foto © Imagoeconomica
Tratto da: facebook.com/CataniaBene
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