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La figlia Carolina Orlandi: “Rimasta senza parole. Scena inquinata”

Non si hanno ancora sentenze definitive che possano accertarlo, e quindi giuridicamente parlando non si potrebbe definire tale, ma il controverso caso di David Rossi, il capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena, volato fuori dalla finestra la notte del 6 marzo 2013, presenta tutti gli elementi che portano a definirlo come caso di omicidio. E non come suicidio, come sostiene la procura di Siena che ha ottenuto l’archiviazione del caso anni fa. Che si tratti di omicidio lo pensa la famiglia, lo dichiarano testimoni e lo sostiene anche una certa stampa, tra cui questa testata. Del resto anche Giancarlo Pittelli, l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia arrestato nel 2019 e imputato nell’inchiesta “Rinascita-Scott”, lo disse a suo tempo, nel 2018, quando intercettato si lasciò scappare la frase: “Rossi non si è suicidato… Rossi è stato ucciso”. Ad ogni modo. Negli ultimi giorni si è tornato a parlare ampiamente del giallo che ha riguardato il banco più antico al mondo ancora in attività. In commissione parlamentare d’inchiesta, presieduta da Pierantonio Zanettin, è stato sentito giovedì il colonnello Pasquale Aglieco, comandante del reparto comando scuola ufficiali carabinieri di Roma. A palazzo San Macuto il colonnello Aglieco ha raccontato ai parlamentari fatti inediti sulla vicenda e in particolare sui momenti di poco successivi al rinvenimento del cadavere di Rossi. A suo dire un magistrato della procura di Siena rispose al telefono di David Rossi, durante il sopralluogo effettuato coi carabinieri nel suo ufficio, poco dopo il ritrovamento del cadavere, nel vicolo sotto l'ufficio del responsabile di comunicazione di Mps. Un particolare, questo, mai uscito negli ultimi 8 anni. Alla domanda se qualcuno avesse risposto a telefonate sul cellulare di Rossi, Aglieco ha risposto: "Mi sembra di ricordare il dottor Nastasi". "Il telefono di Rossi ha squillato un paio di volte", ha affermato l'ufficiale. "Una - ha proseguito - era la telefonata del giornalista Tommaso Strambi e un'altra, se ricordo bene, era la telefonata dell'onorevole Santanché” (Daniela, ndr), telefonata "che mi ricordo perfettamente" mentre "mi è tornata alla mente" dopo "quella di Strambi anche perché ho sentito che lo ha detto qua" in commissione. "Qualcuno rispose a quel telefono?" della Santanché, viene domandato al colonnello. "Mi sembra di ricordare il dottor Nastasi", ha risposto l'ufficiale. "Si sono parlati?", gli è stato anche chiesto. "Gli avrà solamente detto 'Sono il pubblico ministero'", ha risposto ancora l'ufficiale dell'Arma sottolineando che il pm è considerato il padrone della scena criminis. Dagli atti, è stato osservato da un commissario, risulta che la telefonata con la Santanché è durata 38 secondi. "E quindi ci avrà parlato", ha concluso Aglieco. La vicenda sta indignando in tanti. A partire dalla famiglia Rossi e i suoi legali. Quanto affermato da Aglieco “è solo una conferma di quanto avevo sollevato fin dal primo giorno e di quanto che era stato scritto nella memoria di opposizione, quando avevo parlato di inquinamento della scena del crimine”, ha affermato all'Adnkronos l'avvocato Paolo Pirani, legale del fratello e della madre di David Rossi.
"Da protocollo di polizia giudiziaria - ha ricordato - quando c'è una morte e va accertato se si tratti di omicidio, suicidio o altra causa, la prima cosa che va fatta è isolare il luogo in cui si trova il cadavere e luogo dove si sarebbe trovata la persona nell'immediatezza precedente alla morte: l'accesso alla stanza doveva essere bloccato a tutti se non alla polizia scientifica". "Si tratta solo della conferma di ciò che avevamo già ipotizzato e che purtroppo non fu approfondito quando il gip dichiarò l'archiviazione - ha aggiunto Pirani - Sta emergendo ciò che doveva emergere quanto meno in sede di prima opposizione o in sede di seconda opposizione". Dello stesso tono sono le parole della figlia di David Rossi, Carolina Orlandi. "Davanti alla testimonianza di Aglieco siamo rimaste senza parole: dopo otto anni veniamo a sapere che tutta la scena è stata inquinata dai pm. E' gravissimo, non è possibile né che accada né che si scopra dopo 8 anni”, ha detto all’Adnkronos la giovane. "Sappiamo che pm ha risposto al telefono di David quando era già senza vita", prosegue Orlandi facendo riferimento alle parole del col. Aglieco. "E' stata inquinata di fatto la scena del crimine prima dell'arrivo della scientifica cioè prima che tutto, come da manuale, venisse cristallizzato", ha continuato Carolina Orlandi aggiungendo che secondo quanto emerso è stato "rovesciato il cestino con i fazzolettini sporchi di sangue sulla scrivania". "La testimonianza è stata lunga e piena di contraddizioni", ha osservato Carolina Orlandi riguardo alle parole del colonnello Aglieco concludendo: "Abbiamo un sacco di materiale su cui lavorare. Speravamo che dal lavoro della Commissione di inchiesta portasse nuovi elementi. Ci vorrà lavoro per verificare ciò che ha detto, confrontarlo con altre versioni che aveva dato”, ha concluso. Parole dure anche dall'avvocato Carmelo Miceli, legale di Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi e della figlia di lei, Carolina Orlandi. "Le dichiarazioni del colonnello Aglieco sono l'ennesima conferma di quanto non sia possibile per nessuno definire buone indagini quelle eseguite sulla morte di Rossi. Noi lo sosteniamo da tempo".
"Abbiamo formulato un'istanza chiedendo venisse investita la procura generale presso la Suprema Corte di Cassazione per dirci quale sia l'autorità competente: non appena avremo la risposta ci rivolgeremo alla procura, che avrà dunque senza dubbio la competenza, e chiederemo un confronto", ha aggiunto l'avvocato Miceli dicendosi a quel punto pronto anche a chiedere "l'istanza per la riapertura delle indagini".

Foto © Imagoeconomica

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