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Il pontefice ha sottolineato - in una intervista per i 70 anni di Paris Match, parlando della piaga della pedofilia alla luce del rapporto shock sui preti pedofili in Francia - che “un grande e serio problema sugli abusi (anche se non è responsabilità della Chiesa) è la 'produzione' di pornografia infantile. Credo che i governi dovrebbero agire contro questo crimine il prima possibile". "I gruppi responsabili - ha continuato Bergoglio - si comportano come mafie che si nascondono e si difendono", ricordando che le vittime sono "bambini e minorenni utilizzati per essere filmati; tanta gente, tanti giovani".
Le parole del papa sono state pronunciate a poca distanza dalla decisione dei vescovi di Francia di riconoscere "la responsabilità istituzionale della Chiesa" per le violenze sessuali subite da migliaia di persone negli ultimi anni e la "dimensione sistematica" di questi crimini. A riportare la notizia lo scorso 5 novembre è stato il monsignor Eric de Moulins-Beaufort, dopo una riunione tenutasi a Lourdes.
Il Papa, in un comunicato indirizzo ai vescovi si è detto "convinto" che si potranno trovare "gli strumenti per rendere omaggio alle vittime e consolarle, esortare tutti i credenti alla penitenza e alla conversione dei cuori, prendere tutti i provvedimenti necessari affinché la Chiesa sia una casa sicura per tutti, prendere cura del santo popolo di Dio ferito e profondamente turbato, e infine di riprendere la missione con gioia, decisamente rivolta verso il futuro". Nel primo giorno dell'assemblea plenaria, per dimostrare il grande rilievo che intendono dare all'ascolto della parola delle vittime, i vescovi hanno invitato cinque di loro a occupare i posti solitamente riservati alla presidenza dell'episcopato nell'aula grande del santuario, per testimoniare la loro terribile esperienza. Davanti all'episcopato le vittime hanno espresso irritazione, tristezza, delusione, ma anche le loro attese e speranze. Parole "forti, difficili ma necessarie", aveva ammesso Luc Crepy, vescovo di Versailles e presidente del Gruppo permanente di lotta contro la Pedofilia presso la Cef.

Foto © Imagoeconomica

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