“Mio fratello morto ucciso perché si è opposto alla trattativa. Oggi quella trattativa riconosciuta come normale”
“È l'ipotesi peggiore che potessi immaginare. Aspetto di leggere le motivazioni, tuttavia la sentenza, con la condanna di Bagarella e Cinà, conferma che la trattativa c'è stata, l'assoluzione di Mori e De Donno vuol dire che quella trattativa non costituisce reato. È l'ipotesi peggiore che potessi immaginare perché sull'altare di quella trattativa è stata sacrificata la vita di Paolo Borsellino. Questo significa che mio fratello è morto per niente". Sono le parole che ieri Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino ucciso nella strage di via d’Amelio assieme a 5 agenti della scorta, ha rilasciato ai microfoni dell'Adnkronos per commentare la sentenza del processo d’appello sulla trattativa Stato-mafia. Si definisce “molto amareggiato”. Come poterlo biasimare.
“Bagarella e Cinà non possono aver fatto la trattativa da soli - ha aggiunto -. Con le altre assoluzioni si afferma che il fatto che lo Stato tratti con l'anti-Stato non è reato e questo vuol dire che mio fratello è stato sacrificato per nulla. Si ammette che sull'altare di una trattativa, che io continuo a definire scellerata, è stata sacrificata la vita di un servitore dello Stato come Paolo Borsellino, che è stato ucciso perché si è opposto a questa trattativa. Questa sentenza vuol dire che in Italia non c'è giustizia”.
“Più che un colpo di spugna - ha commentato stamane Salvatore Borsellino all’AGI l’esito della sentenza di ieri - è la degna conclusione della trattativa. Si rispettano i patti, tutto viene occultato ma questa è anche la fine di tutto”. “Sinceramente per me e per tutti i familiari di vittime di mafia è una sentenza pesante, vuol dire che mio fratello è morto per niente”.
Paolo Borsellino, conclude suo fratello all’AGI, “è stato ucciso perché si è opposto alla trattativa e oggi questa trattativa viene riconosciuta come normale, ed è una cosa che mi amareggia profondamente. Vuol dire che la vita di mio fratello e dei ragazzi della scorta che sono morti assieme a lui è stata sacrificata sull'altare di una ragione di Stato. Ed è una cosa terribile perché con i criminali non si può e non si deve trattare".
(24 Settembre 2021)
Foto © Imagoeconomica
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