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20210715 morto de vries

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha detto che farà giustizia

Il giornalista olandese Peter de Vries dopo giorni di lotta nel letto dell'ospedale dov'era stato portato dopo l'agguato si è spento all'età di 64 anni. Noto per le sue inchieste contro i baroni della droga, era stato colpito con 5 colpi di cui alcuni alla testa all’uscita dagli studi televisivi.
Le sue condizioni erano apparse subito critiche. "Peter ha combattuto fino alla fine, ma ha perso", ha detto la famiglia in una dichiarazione alla tv privata RTL. "Quando è morto era circondato dalle persone che lo amavano. Peter ha vissuto secondo la sua convinzione: 'In ginocchio non c'è modo di essere liberi'. Siamo immensamente orgogliosi di lui e allo stesso tempo inconsolabili". La data del funerale non è ancora stata fissata.
De Vries era rinomato per la sua dedizione alla sua lotta contro il crimine organizzato e il suo reportage, fatto quando era ancora un giovane giornalista, sul rapimento del milionario di Heineken Freddy Heineken, il magnate del famoso marchio di birra, nel 1983.
Inoltre ha indagato su più di 500 omicidi e ha svolto un ruolo fondamentale nella risoluzione di diversi casi irrisolti.
Un altro grande successo professionale svolto dal giornalista è stato quando ha ricevuto l'attenzione mondiale per il suo lavoro investigativo sulla scomparsa del cittadino statunitense Natalee Holloway ad Aruba nel 2005, per il quale ha vinto un International Emmy Award.
Recentemente era stato coinvolto in un processo contro uno dei baroni della droga più ricercati del paese. L'agguato a de Vries ha scatenato un'ampia reazione, con l'alto funzionario europeo Charles Michel che lo ha definito un "attacco contro i nostri valori". Due sospettati sono stati arrestati poco dopo la sparatoria e sono apparsi brevemente in tribunale venerdì scorso. Per ora restano in custodia dell'autorità giudiziaria olandese.
"Per i parenti più prossimi, il coinvolgimento di Peter R. de Vries nei processi è stato di importanza cruciale", ha affermato la giornalista giudiziaria e legale Saskia Belleman, "è stata la sua determinazione a garantire che i casi non fossero dimenticati spingendo la magistratura e la polizia ad indagare".
Ospite abituale di talk show che non usava mezzi termini ha osato sfidare i più grandi criminali del paese, cosa che non è piaciuta a tutti. Infatti nel 2013, lui e sua moglie hanno sporto denuncia contro Willem Holleeder, uno dei rapitori di Heineken, dopo aver ricevuto minacce di morte.
Negli ultimi anni, ha assistito come testimone nel processo di Marengo, uno dei più grandi casi di criminalità olandese in cui vi sono diciassette sospettati di omicidio o tentato omicidio tra il 2015 e il 2019.


Sebastiano Ardita: "Se ne va una voce libera che ha saputo agire da precursore contro la mafia"

"È stato ucciso in un agguato Peter Rudolf de Vries, uno dei più famosi cronisti di mafia nell’Europa continentale. Qualche giorno fa, mentre si trovava pieno centro ad Amsterdam, era stato gravemente ferito alla testa. L’agguato è avvenuto subito dopo che il giornalista aveva lasciato gli studi televisivi della tv RTL, dopo aver partecipato ad un programma.
Nei primi anni ’80 de Vries si era occupato della malavita di Amsterdam e del rapimento di Freddy Heineken". Sono state queste le parole pubblicate dal consigliere togato del CSM Sebastiano Ardita sulla sua pagina Facebook in merito alla morte del giornalista olandese. Il magistrato ha svolto sottolineare inoltre che "gli attacchi ai giornalisti si intensificano nel mondo intero e perfino nel cuore dell’Europa. La polizia ha fermato 3 persone, ma non ha ancora rivelato i nomi. La pista più concreta, in queste prime ore d’indagini, rimane legata al processo contro la Mocro Maffia, una criminalità organizzata di nuova generazione che opera tra i Paesi Bassi e il Belgio, nel cuore dell’Unione europea.
Anche se ancora non conosciamo nulla del movente e dell’identita di chi lo ha ucciso, con de Vries se ne va una voce libera che ha saputo agire da precursore contro la mafia, un fenomeno che come il cancro inevitabilmente si sta espandendo nel ricco e impreparato nord Europa".

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