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Il fondatore di Facebook voleva usare ‘Another Brick in the Wall’ in una pubblicità per Instagram

"Il denaro, così dicono, è la radice di tutto il male di oggi", così recitava il primo estratto dall'ottavo album in studio The Dark Side of the Moon e il co-fondatore dei Pink Floyd, da buon intenditore, non le ha certo mandate a dire al magnate del social più famoso al mondo Mark Zuckerberg.
"La proposta - ha detto Waters - è arrivata stamattina, abbinata all’offerta di una vagonata di denaro" e la riposta è stata: "Fuck you, no fuckin’ way!". Poche parole, precise, nette, senza troppi fronzoli. Roger Waters ha poi rincarato la dose definendo Zuckerberg "uno degli idioti più potenti al mondo".
Lo 'straccio' della proposta è avvenuta venerdì scorso durante un forum per promuovere la causa di Assange in cui Waters ha spiegato di aver ricevuto una lettera dal miliardario con la richiesta di ottenere i diritti per utilizzare il pezzo "Another Brick in the Wall, Part 2" nella produzione di un film per promuovere Instagram. "Questa produzione ha l'obbiettivo di rendere Facebook e Instagram ancora più grandi e potenti di quanto non siano già" e "impedire che la storia di Julian Assange raggiunga il grande pubblico" e poi ancora "lo racconto perché penso sia pericoloso che questi prendano il controllo di praticamente ogni cosa. Non sarò parte di queste stronzate, Zuckerberg".
Al netto delle motivazioni del musicista, certo è che il fondatore di Facebook non deve essere abituato a sentirsi dire di no, soprattutto per quanto riguarda Instagram, dove molte (presunte) star musicali vivono di pubblicità ad altri brand.
Infine Waters ha citato FaceMash, il sito pre-Facebook creato da Zuckerberg ad Harvard nel 2003 per dare voti all’aspetto delle ragazze del campus, una storia esposta nel film del 2010 The Social Network. "Perché mai abbiamo dato tanto potere a questo cazzone che ha iniziato con è carina, le diamo quattro su cinque?", ha chiesto Waters.
Di certo c'è che le corsie preferenziali dei social non sono fatte per il co-fondatore dei Pink Floyd. Meglio lasciale a quegli artisti pronti a fare di tutto tranne che a creare dei dischi destinati a fare la storia.

Fonte: rollingstone.it

Foto © gandalf.blanco

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