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Continuano, in ambito internazionale in una sorta di "nuova guerra fredda", le schermaglie dialettiche tra Russia e Stati Uniti.
Oggi il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov (in foto), in un'intervista al quotidiano "Argumenty i Fakty" ha evidenziato come il presidente Vladimir Putin, non permetterà agli Stati Uniti o a qualsiasi altro Paese di rivolgersi alla Russia "da una posizione di forza". 
"Nessuno permetterà agli Usa di parlare con la Russia da una posizione di forza. Questo è impossibile. - ha affermato - Gli statunitensi ora stanno ripetendo come un mantra che ora parleranno con tutti da una posizione di forza. Né Putin, né nessun altro della leadership russa consentirà né agli statunitensi né a nessun altro di parlarci in quel modo. Questo è fuori discussione", ha detto il portavoce del Cremlino. Rispondendo alla domanda se sia possibile una rottura nelle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, Peskov ha detto che non vorrebbe "parlare di scenari estremi". In merito al richiamo dell'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatolij Antonov, a Mosca per consultazioni, Peskov ha ricordato che la questione riguarda un'indagine sulle relazioni bilaterali russo-statunitensi sotto l'attuale amministrazione della Casa Bianca. 
Il portavoce ha risposto affermativamente quando gli è stato chiesto se esistessero ancora dei temi comuni di dialogo fra Russia e Stati Uniti. "La stabilità strategica, il controllo degli armamenti, la soluzione dei conflitti regionali. Quei conflitti in cui il ruolo degli Stati Uniti può avere un significato pratico", ha esposto Peskov, elencando alcuni dei possibili temi di confronto. Inoltre, ha proseguito, è necessario parlare con gli Stati Uniti sul tema del Piano d'azione globale congiunto sul programma nucleare iraniano (Jcpoa) e "su molte altre situazioni problematiche nel mondo".
La scorsa settimana Peskov, citato dalla Tass, aveva tenuto a ricordare a tutti che Putin "ha sempre con sé gli strumenti di comunicazione necessari, compresi quelli strategici, ovunque si trovi. Tutti gli strumenti di comunicazione necessari, comprese le comunicazioni strategiche, sono sempre con il presidente ovunque si trovi, sia in Russia che in qualsiasi altro Paese del mondo".
Al contempo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha aperto anche un altro fronte politico, lanciando un appello in una intervista alla Cgtn, il canale in inglese della tv statate cinese Cctv, affinché Mosca e Pechino riducano la dipendenza dal dollaro Usa e dai sistemi di pagamento occidentali per ridurre le pressioni "dell'agenda ideologica dell'Occidente".

Foto © Пресс-служба Президента России

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