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E' ripresa stamattina nel bunker dell'Ucciardone il processo, con il rito abbreviato, nei confronti dell'altro imputato accusato di duplice omicidio aggravato, il boss Antonino Madonia. Dopo la richiesta di condanna all'ergastolo da parte della Procura generale oggi hanno iniziato a parlare la parti civili.
In particolare si sono tenuti gli interventi dell'avvocato Salvatore Modica per i familiari di Ida Castelluccio e quello dell'avvocato Calogero Monastra per Salvatore Agostino, fratello del poliziotto ucciso.
L'avvocato Modica, nel corso del suo intervento, ha messo in fila i motivi per i quali fu uccisa anche la moglie di Nino Agostino, spiegando che Ida Castelluccio era a conoscenza dei motivi per cui il marito si sentiva in pericolo. Non solo. Così come aveva raccontato sin dal primo momento il padre del poliziotto, Vincenzo Agostino, la donna si era rivolta ai killer che avevano sparato al marito urlando "Io so chi siete". Ed è molto probabile che fu quel grido disperato a sancire la sua condanna a morte.
L'avvocato Monastra, al contempo, ha ricostruito il ruolo effettivo svolto dall'agente Agostino sia nella ricerca dei latitanti sia nell'ausilio alle attività svolte dal magistrato Giovanni Falcone. Monastra ha inoltre messo in evidenza il fondamentale apporto dato alla ricerca della verità da parte dei familiari e in particolare della madre, Augusta Schiera (deceduta a febbraio 2019) e del papà Vincenzo, che da quel 5 agosto '89 non taglia più la propria barba in attesa di giustizia.
Un vero gigante, così come lo descrisse il suo avvocato, Fabio Repici lo scorso agosto.
I legali hanno concluso, chiedendo la condanna dell'imputato sia come ideatore sia come esecutore materiale del delitto. Il processo è stato poi rinviato al 5 febbraio quando a parlare sarà proprio l'avvocato Repici, legale di parte civile in rappresentanza di Vincenzo e delle figlie. Il 12 febbraio, invece, la parola alla difesa di Antonino Madonia.

Il processo Scotto-Rizzuto

Per quanto concerne il processo in ordinario si è invece tenuta l'udienza preliminare con il gup Alfredo Montalto che deve decidere se rinviare a giudizio o meno i due imputati per l'omicidio: il boss Gaetano Scotto e Francesco Paolo Rizzuto. Il primo è accusato di duplice omicidio aggravato, il secondo di favoreggiamento aggravato. Oggi ad intervenire è stata la difesa di quest'ultimo, rappresentato dall'avvocato Pietro Riggi che ha chiesto al gup l'emissione di sentenza di non luogo a procedere per Rizzuto, sia per insussistenza del fatto sia, in subordine, per prescrizione del reato commesso. La difesa ha inoltre chiesto l'incompetenza funzionale del gup in favore del tribunale per i minorenni, perché al tempo Rizzuto aveva quindici anni. L'udienza preliminare è stata rinviata al 19 febbraio, per l'intervento del difensore di Scotto.

Foto © Imagoeconomica

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