“A chi pensa ‘in questo modo si possono perdere le elezioni’, dico ‘non è il momento'”
“La classe dirigenziale ha il diritto di avere punti di vista diversi e anche di avere la lotta politica. È un diritto: il diritto di imporre la propria politica. Ma in questo tempo si deve giocare per l’unità, sempre”. E' intervenuto così Papa Francesco nell’intervista esclusiva andata in onda domenica sera su Canale 5. Rispondendo alle domande del vaticanista, Fabio Marchese Ragona, il Santo Padre ha lanciato un appello alla politica e a chi rappresenta le istituzioni nel mondo.
“In questo tempo non c’è il diritto di allontanarsi dall’unità - ha affermato -. Per esempio, la lotta politica è una cosa nobile, i partiti sono gli strumenti. Quello che vale è l’intenzione di fare crescere il Paese. Ma se i politici sottolineano più l’interesse personale all’interesse comune, rovinano le cose”. Una frase, questa, pronunciata proprio in un momento in cui il governo è in crisi per via delle interferenze di Matteo Renzi. Il pontefice ha quindi risposto a una domanda sull'unità e su come l'assenza di questa possa essere causa di tensioni e conflitti. “I conflitti sono necessari - ha risposto Bergoglio - ma in questo momento devono fare le vacanze. Bisogna sottolineare l’unità, del Paese, della chiesa e della società. A chi dice che ‘in questo modo si possano perdere le elezioni‘ dico che non è il momento". “Questo è il momento di pace e non crisi”.
Solo una volta passata la pandemia ognuno potrà tornare “a dire ‘Io’, ma in questo momento, un politico, anche un dirigente, un vescovo, un sacerdote, che non ha la capacità di dire ‘noi’ non è all’altezza. Deve prevalere il ‘Noi’, il bene comune di tutti. L’unità è superiore al conflitto”, ha insistito papa Francesco. Il capo della Chiesa si è rivolto infine a “tutti i dirigenti”, categoria in cui include i sacerdoti, i politici e gli imprenditori, affinché perseguano il bene comune anziché il proprio “negoziato". Trattative fatte “sulla pelle dei fratelli e delle sorelle che stanno soffrendo per la crisi”. Ma davanti a un momento di difficoltà mondiale come quello che stiamo vivendo, ha concluso, bisogna “cancellare l’io'”.
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