Il prossimo 4 gennaio in onda su Report lo speciale sulla Trattativa Stato-mafia con testimonianze e risultanze inedite
Non solo Totò Riina e Cosa Nostra, dietro il delitto di Capaci e le stragi di Bologna e via d'Amelio spuntano nuovi collaboratori già noti alle pagine più buie della storia italiana.
Collaboratori che alla luce delle nuove indagini divengono a tutti gli effetti carnefici: persone che non hanno detonato la bomba da 500 kg di tritolo che uccise tragicamente il magistrato antimafia Giovanni Falcone, ma servendosi dell'arma forse più potente mai creata: il denaro.
Finanziatori della strage a tutti gli effetti, coloro che avrebbero reso possibile il triste epilogo dell'autostrada A29 nei pressi di Capaci, oltre ai medesimi attentati di stampo terroristico-mafioso alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale e all'altezza del civico 21 di via Mariano D'Amelio a Palermo, nel quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e la sua scorta.
I dettagli verranno svelati nei primi giorni dell'anno venturo da Report. Il conduttore Sigfrido Ranucci ha però rilasciato ai microfoni di "Radio Radio Tv" qualche anticipazione della puntata che andrà in onda il prossimo 4 gennaio. Si tratta di "una puntata storica per Report". "Parleremo della trattativa come nessuno ha mai fatto finora. - ha rivelato il giornalista al programma "Un Giorno Speciale" - Ripercorreremo tutte le vicende giudiziare, con testimonianze inedite di Nino Di Matteo, Bruno Contrada, Claudio Martelli. Scopriremo in base alle nuove risultanze investigative che c'è un filo nero che lega la strage di Bologna a quella di Capaci e via d'Amelio. C'è una società segreta che faceva riferimento a Licio Gelli che ha finanziato queste stragi". "Sarà una pagina di storia indimenticabile", ha concluso il conduttore.