Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

“Non basta la solidarietà”: la stampa chiede leggi contro querele bavaglio e minacce ai giornalisti

Sigfrido Ranucci non è sceso tra i manifestanti riuniti in presidio sotto la sede Rai di via Teulada ma, una volta tornato in redazione, si è affacciato dal balconcino della redazione di Report insieme ai suoi colleghi e ha salutato i partecipanti. Dalla piazza sono partiti applausi e cori – “libertà” e “siamo la scorta” – per esprimere solidarietà e vicinanza al conduttore.
Si è conclusa così una giornata drammatica per lui, iniziata con l’esplosione di un ordigno davanti a casa sua la sera precedente. La mattinata è proseguita con un’assemblea urgente del Cdr Approfondimento, seguita da una manifestazione davanti al palazzo che ospita lo studio di Report, indetta da Fnsi, Usigrai e Stampa Romana. La reazione del mondo del giornalismo è stata immediata: l’assemblea ha votato all’unanimità lo stato di agitazione per tutti i giornalisti Rai, dando mandato al Cdr Approfondimento di coinvolgere i sindacati e gli altri Cdr delle testate Rai per un’adesione diffusa. Nel testo si è lamentata la delegittimazione dei giornalisti Rai e di Rete – privi di una regolare testata – con continui attacchi dalla politica, chiusure di programmi, riduzione delle puntate delle trasmissioni di inchiesta e sostituzioni di chi svolge indagini con nuove utilizzazioni. Da più lati si è ribadita la necessità del ritiro delle querele a Ranucci e Report





In strada, diverse sigle del mondo sindacale e politico; c’era anche qualche bandiera della Palestina, in memoria dei tanti colleghi uccisi durante il genocidio di Gaza. Anche se dopo l’attentato il mondo politico ha espresso solidarietà, sono in molti a pensare che si tratti dell’ennesimo fuoco di paglia: “Il problema è che quello che sta avvenendo lo vediamo da tempo, con dichiarazioni ad orologeria. Quando si soffia sul fuoco, poi drammaticamente, sono anche questi i risultati. Non bisogna mai soffiare sul fuoco. Io sto vedendo, da destra a sinistra, in maniera veramente bipartisan, un linguaggio fuori luogo, che non è un linguaggio che appartiene alle istituzioni”, ha detto il giornalista Paolo Borrometi intervistato da questo giornale.


sitin ranucci acfb


Le condanne unanimi nella classe politica dopo l’attentato, come le riceve?” è stato chiesto a Paolo Mondani, noto volto della squadra di Report. “Beh, c’è una quantità di code di paglia... Non so se il pubblico francese sa cosa sono le code di paglia, diciamo così, ma tu glielo puoi tranquillamente raccontare. C’è una quantità di importantissime solidarietà che noi naturalmente sottolineiamo con molto piacere e con molta riconoscenza, e va bene così. Penso che su molte solidarietà avrebbero dovuto forse misurare bene e meglio prima i loro attacchi nei nostri confronti”, ha detto il giornalista.





Stesso pensiero è quello di Riccardo Iacona, conduttore di Presa Diretta: “Per quanto riguarda invece la solidarietà ad orologeria, come l’ha chiamata lei, allora intanto è importante che ci sia e la mettiamo da parte, però è importante che rimanga e che non si ritorni al clima che c’era prima, dove si sparava sul pianista. I pianisti sono i giornalisti: non hanno colpa se raccontano il Paese”. A terminare, anche il presidente della Federazione Stampa Italiana, Vittorio Di Trapani, presente anch’egli, ha rimarcato il fatto che “la solidarietà non basta più, ora servono atti concreti. Noi da anni chiediamo – e questo è il momento per farlo – che si passi dalle parole ai fatti. Questo vuol dire finalmente, in Italia, una legge che punisca le querele bavaglio e una legge che introduca un’aggravante per le minacce e le intimidazioni, gli atti di violenza contro i giornalisti. Non per difendere una casta, ma perché quando colpisci un giornalista stai colpendo la democrazia di questo Paese. Quindi è un’aggravante per chi molesta la nostra Costituzione, l’articolo 21, il diritto dei cittadini a essere informati”.


sitin ranucci rai acfb


Davanti alla sede della Rai è arrivato anche il presidente Giuseppe Conte (accompagnato da Patuanelli, Ricciardi, Quartini e Scerra), che ha rilanciato l’appuntamento di martedì alle 17.30 in piazza Santi Apostoli per “rivendicare la libertà di stampa, il pluralismo e soprattutto la democrazia”. Da Avs, nelle parole di Elisabetta Piccolotti, l’invito ad agire “nella maniera più efficace e veloce possibile per individuare subito i colpevoli di questo attentato” e affinché la politica faccia “una riflessione più ampia sulla libertà di stampa”.





“È assolutamente inquietante
- ha aggiunto il leader del M5S Giuseppe Conte - non possiamo abbassare il livello di guardia. Ma è normale vivere in un Paese in cui due campioni di antimafia come Scarpinato e De Raho vanno in Parlamento per cercare di dare il loro contributo, dopo averlo dato come magistrati che applicano la legge, e gli viene detto: ‘No, voi dovete andare fuori dalla Commissione parlamentare di Vigilanza perché siete in conflitto di interessi’. Cioè, questa maggioranza ha presentato una norma di legge dicendo che Scarpinato e De Raho sono in conflitto di interessi perché hanno applicato la legge come magistrati, hanno fatto una lotta ai clan e non sono legittimati, sono portatori di conto personale. Questa è una follia. Vergognatevi!”. 





Foto © ACFB 

ARTICOLI CORRELATI

Non ci sono telecamere di fronte a casa Ranucci (ore tre di notte)
Di Saverio Lodato 

Ranucci: ''Contro di me un chilo di esplosivo, c'è un salto di qualità delle minacce''

Esplodono auto di Ranucci e della figlia davanti la casa del giornalista

''Contro Ranucci delegittimazioni e denigrazioni. Si faccia luce su attentato''
di Coordinamento nazionale delle associazioni e familiari di vittime di stragi e attentati

Sigfrido Ranucci: ''Il diritto di essere informati lo dovete difendere. Incide sulla nostra vita'' 

Già colpevoli senza avviso di garanzia: fango di Forza Italia contro Ranucci e Bertazzoni 

Ranucci: ''Ci vuole fantasia per negare la presenza dell'estrema destra nelle stragi'' 

Ranucci al Parlamento Ue: ''Mai un clima così pesante in 35 anni di Rai'' 

Ranucci: ''Giornalismo d’inchiesta è fondamentale. Notizie senza memoria sono 'orfane''' 

  

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos