Nei prossimi giorni accadrà qualcosa di estremamente violento in Senato: l’approvazione di una legge per cacciare dalla commissione Antimafia Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho, due ex magistrati esponenti di una cultura democratica che dà fastidio alla destra più del loro sapere sullo stragismo mafioso, oggetto di una ridicola inchiesta parlamentare condotta dalla presidente Colosimo secondo i desiderata di un ex generale dell’Arma. L’approvazione di una specifica proposta di legge che inventa un conflitto di interessi per i due attuali membri della commissione è uno squallido escamotage per un vero e proprio colpo di mano con il quale la destra si vuole assicurare un percorso senza ostacoli alle sue forzature storiche e giudiziarie. A questo punto, se davvero la schiacciante superiorità numerica della maggioranza porterà a segno il golpe, c’è da sperare che tutte le opposizioni lascino l’antimafia al suo squallido destino. Il rispetto per le istituzioni non può venire solo da una parte. Si lasci un rappresentante per gruppo, giusto per presentare una relazione alternativa e smentire le castronerie di regime sulla strage di via d’Amelio e dintorni. 

Foto © Paolo Bassani 

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