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Il collaboratore di giustizia parlò fuori verbale della “Cosa unica” e dei summit di Enna. L’ex pm: “Paolo mi chiese di occuparmi di lui

C’è un dato che mi colpì all’epoca ma probabilmente non me ne accorsi bene perché non percepii lo spessore di Leonardo Messina. E fu l’ultimo incontro con Borsellino, quando Paolo mi disse: ‘Prendi qualche giorno di ferie, nel mese di agosto lavoriamo, approfittiamo che gli altri sono in ferie’. Si riferiva ai colleghi di cui non si fidava: ‘Io voglio che ti occupi di Messina, di cui era particolarmente interessato per affiancarlo’”. A dirlo, durante la presentazione del libro “Traditi” (Piemme edizione) è l’autore Antonio Ingroia, ex procuratore aggiunto di Palermo e oggi avvocato. Ingroia fece i suoi primi anni in magistratura accanto a Paolo Borsellino, che considera “maestro”, lavorando su numerosi i fascicoli scottanti in sinergia con il magistrato. Ingroia alla luce di questo rapporto, fu una delle persone a cui Borsellino confidava i propri progressi investigativi. E tra i vari incarichi gli affidò quello di affiancarlo nell’interrogatorio a Leonardo Messina, importantissimo collaboratore di giustizia di Cosa nostra. “Mi disse: ‘Con Messina noi ricostruiamo la storia della mafia del passato e del futuro’”. Di fatti, Messina, sentito mesi più tardi alla strage di via d’Amelio (il 4 dicembre 1992) davanti la Commissione parlamentare antimafia rivelò aspetti sconcertanti sul rapporto sul nuovo progetto politico della mafia in Sicilia, sulla “Cosa unica”, sui summit di Enna e del pieno eversivo dietro le stragi. Tutti retroscena, fino a quel momento pressoché inediti, che aveva anticipato fuori verbale a Borsellino stesso. “Che Messina abbia detto che fuori verbale dichiarò queste cose mi fa capire cosa avesse già in mente Borsellino, ed è probabile che queste cose le abbia trasfuse nell’agenda rossa e magari fu uno dei motivi dell’accelerazioni della strage. E magari - aggiunge - era una delle cose più preziose che non si dovevano conoscere del contenuto dell’agenda di Paolo”.

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