"La trasmissione Report ha svelato in maniera dirompente quanto denunciamo da mesi: la commissione Antimafia è del tutto delegittimata, la maggioranza di questo organo così importante, che dovrebbe occuparsi di lotta alla mafia e di ricostruire in maniera rigorosa le pagine oscure della nostra storia, da due anni viene pilotata dall'esterno dall'ex comandante del Ros Mario Mori, indagato per le Stragi del '93, che la sta utilizzando per far scrivere una verità di comodo - a cui evidentemente è interessato a titolo personale o per conto di altri - sulla strage di via d’Amelio e per far sparire le altre piste che, per tutte le Stragi del 92-93, portano al coinvolgimento di pezzi infedeli dello Stato e di frange neofasciste”.
Lo affermano gli esponenti del M5S nella commissione Antimafia Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero de Raho, Michele Gubitosa, Luigi Nave e Roberto Scarpinato.
“Ieri sera abbiamo sentito che Mori rivendica orgogliosamente questa gravissima condotta. Abbiamo anche sentito che Mori teneva interlocuzioni riservate con alcuni parlamentari, ottenendo che su sua richiesta venissero nominati come consulenti persone di sua fiducia. Avevamo anche denunciato il fatto che Mori all'inizio del mandato della commissione, in maniera del tutto irrituale, incontrò la presidente Colosimo a San Macuto e al termine del colloquio una persona che lo accompagnava si premurò di attaccare preventivamente 'alcuni membri' della commissione. La maggioranza ha poi eseguito alla lettera queste indicazioni, additando proprio il M5S e i suoi esponenti che fin dall'inizio hanno chiesto si indagasse a 360 gradi sul complesso delle Stragi 92-93. Invece da due anni si indaga solo su via d’Amelio e con una verità preconfezionata da imporre a tutti i costi. Sulle bugie dette da Mori e De Donno nelle loro audizioni abbiamo presentato un dossier che nessuno ha saputo smentire, perché non c'è modo di farlo. I due pochi giorni fa in commissione Antimafia hanno incredibilmente rivendicato stima e amicizia per Marcello Dell'Utri, condannato per mafia, e assoluta disistima per i magistrati della procura di Palermo. Questo è il quadro indecente che caratterizza la maggioranza nella commissione Antimafia".
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