Il corteo a Palermo per denunciare corruzione, mafia e lobby nella sanità pubblica
"Se dovessi descrivere quello che sta accadendo nella sanità, direi che è in corso un omicidio premeditato, l'omicidio premeditato della sanità pubblica. Chi sono i mandanti e i killer della sanità pubblica? C'è un lungo elenco di soggetti diversi che hanno interessi diversi, ma che hanno un unico stesso obiettivo, quello di fare soldi sulla pelle dei cittadini". E la maggioranza governativa cosa fa? "Sta dalla loro parte: dalla parte dei grandi gruppi economici, dei grandi gruppi della sanità privata, delle grandi assicurazioni; dalla parte della borghesia mafiosa".
Sono state queste le parole dell'ex procuratore generale e oggi senatore Roberto Scarpinato durante il suo intervento alla manifestazione tenutasi a Piazza Bologni ieri a Palermo. Il corteo e il successivo incontro sono stati organizzati dal Movimento 5 Stelle: la partenza è stata da Corso Vittorio Emanuele e ha visto la partecipazione di centinaia di persone; cittadini di ogni età e di diversa fede politica si sono riuniti ieri per denunciare la corruzione, la mafia e l'ingerenza delle lobby nella sanità pubblica, un sistema clientelare che prosciuga le risorse sottraendole ai cittadini. Scarpinato ha parlato dei "grandi gruppi economici che gestiscono la sanità privata" come Tosinvest della famiglia Angelucci, "senatore della Repubblica in Parlamento da quattro legislature, amico di Berlusconi, di Dell'Utri, di Denis Verdini; ora è passato alla Lega ed è uno dei principali finanziatori della Lega, possiede tre giornali: 'Il Giornale', 'Libero', 'Il Tempo'. È il re delle cliniche nel Lazio, in Puglia e si sta estendendo in Lombardia. Ma voi ritenete che il senatore Angelucci si possa interessare della vostra salute quanto fa i soldi grazie alle sue cliniche private?".
Ma oltre a lui c'è anche il gruppo Kos "di cui fa parte De Benedetti" che ha "cliniche in Italia, in Germania e in India, finanziato dalla Deutsche Bank e dai fondi sovrani del Bahrein, poi c'è un gruppo che è quotato in borsa che si chiama GHC e tanti altri". E gli affari per costoro sono molto remunerativi, affari che tolgono ossigeno alla sanità pubblica: "Nel 2016 il fatturato globale dei grandi gestori della sanità privata era di 28 miliardi. Nel 2022 era cresciuto a 40 miliardi; nello stesso periodo i fondi per la spesa della sanità pubblica sono stati tagliati di 37 miliardi. Poi vedete una grande massa di denaro pubblico che è stato spostato dagli ospedali pubblici alla sanità privata, una privatizzazione strisciante, lenta, ma come fanno?"
A dirigere così la politica nazionale, perché questa politica, soprattutto questa maggioranza governativa, è diventata la cinghia di trasmissione di grandi lobby di affari, di grandi gruppi economici, di comitati di affari. E naturalmente tutto questo a cosa ha portato? A quello di cui abbiamo parlato questa sera: il taglio dei posti letto, il taglio degli ospedali. Alla sanità pubblica sono stati lasciati soltanto i servizi che non fanno fare i soldi: il pronto soccorso, la rianimazione, mentre invece tutti i servizi che consentono di fare i profitti, come per esempio la dialisi, l'alta tecnologia, sono stati trasferiti alla sanità privata. Hanno trovato anche il modo di fare soldi e profitti con il PNRR.
Il secondo killer della sanità pubblica, secondo Scarpinato, è "questo ceto politico regionale, un ceto politico parassitario che perpetua il suo potere nel tempo mediante la costruzione di enormi reti clientelari e mediante il voto di scambio. La sanità è sempre stata un luogo strategico per costruire le clientele, ma per perpetuare questo sistema, per mantenere in piedi le reti clientelari, per fare funzionare il meccanismo del voto di scambio, tu devi tenere la popolazione in uno stato di continua dipendenza e necessità. Perché se la sanità funziona, se non ci sono le liste d'attesa, se i primari fanno il loro lavoro, tu non devi chiedere un piacere a nessuno, ma se le cose non funzionano...".
E poi c'è il terzo killer della sanità pubblica: “La borghesia mafiosa, che è la parte più organizzata della borghesia affaristica, una borghesia mafiosa che fa affari con le relazioni politiche, fa affari con la corruzione, ma quando è necessario mette in campo anche l'uso della violenza per fare i suoi affari. All'interno della borghesia mafiosa, i medici, la classe medica, hanno sempre avuto un ruolo strategico”. E poi “Il quarto killer della sanità pubblica è il vasto e variegato mondo della corruzione: un esercito di sanguisughe che fanno soldi truccando gli appalti pubblici per l'edilizia ospedaliera, per le commesse ospedaliere.
Abbiamo calcolato che tutto quello che riguarda gli appalti e le commesse pubbliche ha una lievitazione di costi del 35%. Tutti i soldi della corruzione nella sanità, tutti i milioni di euro della sanità, equivalgono a posti letti in meno, a ospedali in meno", ha detto l'ex procuratore generale di Palermo. Sempre sulla sanità, ai microfoni di ANTIMAFIADuemila è intervenuto anche l'eurodeputato Giuseppe Antoci: "Questa manifestazione di oggi, in fondo, è una manifestazione che riguarda una parola, quella parola: dignità. Perché una terra come la Sicilia è un paese che costringe persone a non curarsi”.
A completare il cerchio è stato il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ha raccontato di aver incontrato "persone che non riescono a curarsi, persone, addirittura una ragazza che ha bisogno di cure continue ed è costretta ad andare in Emilia-Romagna a sue spese, senza nessun aiuto dalla sanità pubblica; persone che hanno piccoli bambini e non sanno se domani mattina un centro altamente specialistico cardiologico a Taormina verrà chiuso.
Abbiamo dei tagli continui, parliamo di centinaia di milioni per la sanità che sono stati tagliati, progetti del PNRR che sono stati cancellati con un tratto di penna. E bisogna assolutamente insomma mandare a casa questa classe politica inadeguata, inefficiente, che è ottima quando dimostra di saper costruire i sistemi clientelari, soprattutto facendo perno sulla sanità. La sanità pubblica è diventata una mucca da mungere per il clientelismo più becero politico. E noi siamo assolutamente non solo per maggiori investimenti, ma non basta di maggiori investimenti: dobbiamo contrastare sprechi, inefficienze, dobbiamo riformarla questa sanità. Oggi qui ci sono tanti cittadini. Questa marcia serve a riappropriarci della sanità, a restituirla ai cittadini per garantire prestazioni sanitarie efficaci ed efficienti". Non sono mancati commenti sulla situazione in Medio Oriente con la nuova guerra tra Iran e Israele: "Abbiamo bisogno del ritorno della politica, della diplomazia e soprattutto stop a questo genocidio di Gaza. Perché mentre stiamo parlando tutti dell'Iran, non ci dimentichiamo che qui si continua il genocidio a Gaza”.
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