Colpiti 100 obiettivi nella notte. I pasdaran rispondono con i primi droni verso Israele. Netanyahu: “Andremo avanti per giorni”. “Rubio: “Usa non coinvolti”
Israele ha attaccato l’Iran nella notte. Funzionari della Casa Bianca avevano avvertito ieri che Israele avrebbe attaccato a giorni la repubblica islamica. Il blitz, invece, è avvenuto repentinamente nell’arco di poche ore. Jet e droni hanno colpito alcuni siti nucleari e residenze di pasdaran iraniani. "In un'operazione mirata, durante la notte, sono stati attaccati più di 100 obiettivi in tutto l'Iran”, ha dichiarato il portavoce dell'Idf. “I leader del programma nucleare sono stati colpiti e alti dirigenti e comandanti sono stati eliminati. Monitoriamo gli sviluppi in Iran da anni". Un "attacco preventivo preciso con l'obiettivo di danneggiare il programma nucleare iraniano e in risposta alla continua aggressione del regime iraniano contro Israele”, aggiunge l'Idf. La tv di Stato iraniana afferma che sono stati uccisi il comandante delle Guardie della rivoluzione, Hossein Salami, il capo delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri e importanti scienziati nucleari della base nucleare di Natanz. Vittime anche alcuni bambini in un edificio residenziale di Teheran. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha colpito "il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare". Ha aggiunto che l'attacco ha preso di mira l'impianto principale di arricchimento a Natanz, nonché i principali scienziati nucleari iraniani coinvolti nello sviluppo della bomba e il nucleo del programma missilistico balistico del Paese. “Andremo avanti per giorni, fin quando sarà necessario”, ha aggiunto. Immediata la risposta di Teheran con il lancio di 100 droni verso Israele, dove è scattato lo stato di emergenza in tutto il paese su ordine del ministro della Difesa Israel Katz. Voli cancellati da e per Tel Aviv.
Rubio: “Non siamo coinvolti”, ma Khamenei annuncia vendetta anche contro gli USA
La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha ordinato alle forze armate di vendicare l'attacco israeliano, ha riferito il generale Abdolrahim Mousavi, comandante dell'Esercito: "Abbiamo ricevuto l'incarico dalla Guida della Rivoluzione di vendicarci", ha dichiarato in un post su X delle Forze armate iraniane. "Il nostro popolo può stare tranquillo: la bandiera issata dai miei compagni martirizzati non cadrà mai. Il sangue dei martiri non sarà vano - ha ammonito - il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso". Per l’Iran l’attacco israeliano è “una dichiarazione di guerra”.
Marco Rubio
Il portavoce delle Forze Armate iraniane, il generale Abolfazl Shekarchi, ha dichiarato alla televisione di Stato che Israele e gli Stati Uniti "riceveranno un duro schiaffo" e che le Forze Armate iraniane sono pronte a reagire con forza e a breve con contrattacchi. "Un attacco di rappresaglia è certo, se Dio vuole", ha aggiunto. Gli Stati Uniti, però, affermano di non essere coinvolti nell’attacco, né di averlo autorizzato.
"Stasera Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione". Lo dichiara in una nota il segretario di Stato Usa Marco Rubio. "Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa", prosegue. "Il Presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense", conclude Rubio. Dell’attacco, però, il regime iraniano ritiene responsabili anche gli Stati Uniti. "I pericolosi effetti di questa aggressione saranno la diretta conseguenza delle azioni del regime sionista e di chi li sostiene. E' impensabile che l'attacco israeliano sia stato sferrato senza il consenso degli Stati Uniti. Questi ultimi saranno considerati responsabili dell'aggressione sionista", si legge nel comunicato di Teheran.
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Il governo italiano convoca riunioni di emergenza
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha convocato una riunione di emergenza alle 7.30 alle Farnesina con gli ambasciatori dell'area interessata sulle operazioni militari di Israele in Iran. Il ministro Tajani ha postato un messaggio su X riferendo di trovarsi "all'Unità di crisi della Farnesina per seguire la situazione in Iran e Israele e di aver telefonato all'ambasciatrice a Teheran Paola Amadei".
Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione l'evolversi della crisi in Iran, ed ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell'intelligence nazionale. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
"Stiamo monitorando da questa notte gli eventi”, ha detto in un'edizione straordinaria del Tg1 Mattina estate il ministro della Difesa Guido Crosetto sulla situazione dopo l'attacco israeliano all'Iran. "Eravamo partiti per mettere in sicurezza e avvisare i nostri militari presenti nelle missioni all'estero già due giorni fa", ha sottolineato il ministro spiegando che l'evacuazione del personale Uk e Stati Uniti in Bahrein era stato "considerato un allarme per quello che sarebbe potuto succedere".
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