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La nave, poi seqestrata, trasportava aiuti per la Striscia. Il blitz è avvenuto in acque internazionali, quindi illegale. A bordo anche Greta Thunberg e l’europarlamentare Rima Hassan

Il governo israeliano aveva annunciato che la “Madleen”, l’imbarcazione della Freedom Flotilla che trasportava aiuti sfidando il blocco della Striscia di Gaza, non avrebbe raggiunto la meta. E così è stato. Intorno a mezzanotte e un quarto, dopo essere stata circondata da motovedette della marina israeliana e dopo il lancio di sostanze urticanti dai droni sul veliero, le teste di cuoio sono salite a bordo e hanno proceduto con l’arresto dell’equipaggio e il sequestro dell’imbarcazione. Dodici i volontari internazionali della missione, tra cui l’europarlamentare franco-palestinese Rima Hassan e l’attivista Greta Thunberg (Svezia), insieme a Yasemin Acar (Germania), Baptiste Andre (Francia), Thiago Avila (Brasile), Omar Faiad (cronista franco-palestinese di Al Jazeera), Pascal Maurieras (Francia), Yanis Mhamdi (Francia), Suayb Ordu (Turchia), Sergio Toribio (Spagna), Marcovan Rennes (Paesi Bassi) e Reva Viard (Francia). 
L’abbordaggio, denuncia Freedom Flotilla, è avvenuto in acque non israeliane, quindi illegale secondo il diritto internazionale. 
“Le comunicazioni con la Madleen sono state interrotte. L’esercito israeliano ha sequestrato la nave”, ha dichiarato l’organizzazione su Telegram, dopo che sono stati persi tutti i contatti con i volontari ai quali i soldati hanno dato ordine di gettare in acqua i telefoni con cui hanno documentato, in diretta, l’intera tratta, fino agli ultimi chilometri (270 circa) che li separavano dall’enclave. 
“La nave è stata abbordata illegalmente, il suo equipaggio civile disarmato è stato rapito e il suo carico salvavita, tra cui latte in polvere, cibo e forniture mediche, è stato confiscato”. “Lo yacht dei selfie delle celebrità”, come l’ha definito il ministero degli Esteri israeliano, è arrivato nel porto di Ashdod, in Israele, ha riferito l’emittente israeliana Kan. “E’ previsto che i passeggeri tornino nei loro paesi”, si legge in una nota diffusa poco dopo che la ong ha annunciato che l’imbarcazione era stata “abbordata” dalle IDF. Alle quali nelle scorse ore il ministro della Difesa Israel Katz aveva dato l’ordine di fermare l’imbarcazione. Lo stesso Katz ha ordinato alle Idf di mostrare agli attivisti il filmato della strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre 2023. "È giusto che l’antisemita Greta Thunberg e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano esattamente cos’è l’organizzazione terroristica Hamas, quella che sono venuti a sostenere e per conto della quale agiscono, e le atrocità che ha commesso contro donne, anziani e bambini, e contro cui Israele sta lottando per difendersi”, ha affermato Katz. 

 

La condanna di Amnesty International e Freedom Flotilla

Israele non ha l’autorità legale per trattenere i volontari internazionali a bordo della Madleen”, ha dichiarato Huwaida Arraf, avvocato per i diritti umani e organizzatrice della Freedom Flotilla. “Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e viola gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia che impongono il libero accesso umanitario a Gaza. Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver consegnato aiuti o contestato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegittima e deve cessare immediatamente”. 
Israele, prosegue la ong, “sta ancora una volta agendo nella più totale impunità. Ha sfidato gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia di consentire l’accesso umanitario senza ostacoli a Gaza, ha ignorato le leggi internazionali a tutela della navigazione civile e ha respinto le richieste di milioni di persone in tutto il mondo che chiedevano la fine dell’assedio e del genocidio”. “Quest’ultimo atto di aggressione contro la FFC – si legge ancora nel comunicato – segue l’impunito attacco israeliano con drone alla nostra precedente nave, la Conscience, che ha causato il ferimento di quattro volontari civili e la messa fuori uso della nave, in fiamme nelle acque europee. Quell’attacco immotivato ha violato il diritto internazionale. Ora Israele ha intensificato nuovamente l’attacco prendendo di mira un’altra nave civile pacifica”.
Una “violazione del diritto internazionale". E’ l’accusa che ricorre nelle prime reazioni all’abbordaggio della nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition da parte di Israele. E’ il concetto utilizzato da Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty International. “In quanto potenza occupante (come riconosciuto dalla Corte Internazionale di Giustizia), Israele ha l’obbligo legale di garantire ai civili di Gaza cibo e medicine a sufficienza. Avrebbero dovuto lasciare che Madleen consegnasse i suoi aiuti umanitari a Gaza”, ha scritto su X. Callamard ha anche fatto appello alle altre nazioni affinché facciano “molto di più di quanto abbiano fatto fino ad oggi”. “È in corso un genocidio. Occupazione militare. Apartheid. I palestinesi di Gaza muoiono di fame. Gli operatori umanitari sono presi di mira. Gli aiuti umanitari sono bloccati”, ha aggiunto. 

La comunità internazionale: “L’equipaggio venga immediatamente rilasciato”

Durissima la condanna dei paesi Ue, e non solo. La vicepremier spagnola, Yolanda Diaz, del partito Sumar, ha chiesto all’Ue una risposta “forte”. “Condanno fermamente il sequestro della nave Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza. Questa violazione del diritto internazionale richiede una risposta chiara e forte da parte dell’Ue. Tutta la nostra solidarietà va ai volontari trattenuti. Chiediamo il loro rilascio immediato", ha scritto Diaz su Bluesky
La Spagna, tra i paesi più sensibili alla causa palestinese, si è messa in contatto con Sergio Toribio, l’attivista iberico fra i 12 volontari a bordo della nave, e con il ministero degli Affari esteri di Israele, “esercitando protezione consolare” sul connazionale. Madrid ha inoltre convocato l’incaricato di affari dell’ambasciata israeliana in Spagna, Dan Poraz, per protestare per l’accaduto. Poraz è attualmente capo della missione diplomatica israeliana in Spagna, dopo che un anno fa il governo di Benjamin Netanyahu ha richiamato a consultazione l’ambasciatrice Rodica Radian-Gordon, per protestare contro la decisione dell’esecutivo presieduto da Pedro Sanchez di riconoscere lo Stato di Palestina. Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto che i cittadini francesi, attivisti sulla nave umanitaria Freedom Flotilla fermata da Israele mentre tentavano di raggiungere Gazam, possano rientrare "il prima possibile". 
La Turchia ha condannato fermamente l’accaduto parlando di “una chiara violazione del diritto internazionale”. Il ministero degli Esteri turco ha sottolineato che la nave è stata fermata dalle forze israeliane mentre navigava in acque internazionali. “Questo atto atroce del governo Netanyahu, che minaccia la libertà di navigazione e la sicurezza marittima, dimostra ancora una volta che Israele si comporta come uno Stato terrorista”, afferma il ministero degli Esteri di Ankara. 
L’Iran accusa Israele di “pirateria”. “Questa nave era salpata qualche giorno fa e si è verificato un rapimento in mare aperto. L’attacco a questa nave è sicuramente una forma di pirateria ai sensi del diritto internazionale”, dice Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri di Theran. Dai vertici dell’Unione europea non è ancora arrivato alcun commento ufficiale, ma i partiti fanno sentire la propria voce. “La Sinistra Ue esprime la sua più ferma condanna", si legge in una nota diffusa dal gruppo politico di cui fa parte l'europarlamentare Rima Hassan. “Questa intercettazione e la detenzione dell’eurodeputata Rima Hassan costituiscono una palese violazione del diritto internazionale, incluso il diritto marittimo e umanitario”, spiegano dal gruppo. “L’esercito di Netanyahu ha intercettato la Freedom Flotilla in un contesto di assordante silenzio da parte dei leader politici in Europa e nel mondo. La Storia li guarda. La loro inazione per porre fine al genocidio non è altro che complicità. Chiediamo un intervento immediato da parte delle autorità europee per garantire la sicurezza dell’equipaggio e consentire agli aiuti umanitari di entrare a Gaza”, aggiunge la copresidente del gruppo della Sinistra Ue, l’eurodeputata francese Manon Aubry. “I membri dell’equipaggio della Freedom Flotilla Coalition sono stati circondati, attaccati e arrestati dall’esercito israeliano in acque internazionali”, scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle (The Left) al Parlamento europeo. “All’attivista svedese Greta Thunberg, all’europarlamentare francese membro del gruppo The Left Rima Hassan e a tutti gli attivisti arrestati va la nostra solidarietà e vicinanza. L’Unione europea pretenda chiarezza sulle modalità della loro cattura e si unisca al nostro appello per la loro immediata liberazione. Basta complicità con un governo colpevole di genocidio”.

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