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“Mi permetto di esortarvi a continuare a pretendere, e in questo momento con ancora più forza di prima, completa verità e giustizia su via dei Georgofili e su tutte le stragi” ha detto il sostituto procuratore nazionale antimafia Nino Di Matteo, già consigliere togato del CSM, intervenendo in video collegamento alla conferenza “Via dei Georgofili 32 anni dopo la strage. Aspettando ancora verità e giustizia”, tenutasi il 27 maggio 2025 nel Salone dei Cinquecento (Palazzo Vecchio) a Firenze. L’evento è organizzato dall’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili, in collaborazione con il Movimento delle Agende Rosse, ANTIMAFIADuemila e con il patrocinio del Comune di Firenze. Il magistrato ha denunciato la perdita di memoria collettiva: “Viviamo in un paese che sta perdendo la memoria, che vuole archiviare per sempre pagine ancora oscure della sua storia recente. E un paese di questo tipo è un paese senza futuro”. Ha criticato la tendenza a chiudere le indagini: “Ci sono dei segnali molto precisi e molto concordanti sulla sussistenza di una precisa volontà, anche politica, di considerare definitivamente chiuse tutte le indagini giudiziarie e anche giornalistiche”. E infine ha anche sottolineato i problemi in Commissione antimafia, come “la volontà di estromettere a tutti i costi Roberto Scarpinato, che è una memoria storica”, e le difficoltà degli uffici giudiziari. Infine, si è rivolto ai familiari delle vittime: “Il vostro grido di dolore, la vostra voce, la vostra protesta può e deve costituire lo stimolo più forte a non far prevalere invece quel desiderio di oblio, quella rimozione dei fatti, quella paura della verità”. 

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