Il due volte premio Oscar alla premiazione di Cannes: “E’ un presidente ignorante”
"L'arte cerca la libertà. Unisce le persone, include la diversità. Ecco perché rappresentiamo una minaccia per gli autocrati e i fascisti del mondo, ma la creatività non ha prezzo": è la denuncia gridata dalla star di Hollywood Robert De Niro in difesa della libertà e del cinema. Parole dirette al presidente degli Stati Uniti Donald Trump e acclamate con un fragore di applausi del pubblico del Grand Theatre Lumiere che hanno tributato la leggenda del grande schermo premiato con la Palma d'oro onoraria per l'apertura del 78/o festival di Cannes. Il discorso dell’attore 81enne italo-americano è stato applaudito per tre minuti. Visibilmente emozionato ha ricevuto la Palma da Leonardo Di Caprio. “Per un'intera generazione di attori, è stato un modello, il nostro idolo, un attore che ha ridefinito il cinema, un mito che ci ha ispirati per la sua capacità di immergersi nei personaggi, uno specchio in cui guardarci, ma anche per chi come me ha la fortuna di conoscerlo e lavorarci, una persona di una grande forza interiore e umanità”, ha detto l’attore di The Wolf of Wall Street. De Niro ricorda la sua prima volta a Cannes, nel 1973 con Taxi Driver e l'ultima 50 anni dopo con Killers of the flower moon, ancora di Scorsese e con Di Caprio a dividere la scena. Le stilettate di De Niro contro Donald Trump sono più di una. Trump è “il presidente ignorante” che "ha tagliato i fondi per le discipline umanistiche, per l'istruzione superiore, e ora annuncia dazi doganali sul cinema semplicemente inaccettabili". "Dobbiamo agire oggi, immediatamente, senza violenza, ma con passione, con determinazione! È giunto il momento, tutti coloro che amano la libertà devono organizzarsi, protestare, ed è giunto anche il momento di votare, quando ci saranno le elezioni. In ballo c'è la democrazia e la difesa della libertà", ha aggiunto. Non è la prima volta che il due volte premio Oscar usa parole durissime contro il tycoon newyorkese. Fin dai tempi della campagna elettorale per la sua prima discesa in politica è stato uno dei suoi più grandi oppositori nel mondo dei Vip, arrivando addirittura a “minacciare” di malmenarlo in un video. Un sentimento di repulsione, il suo, che tutt’oggi permane furente. “Ritengo che Trump non meriti altro, l’unica alternativa è mandarlo in galera: è un gangster, profondamente corrotto, che corrompe il tessuto del nostro paese. - aveva detto l’attore intervistato da La Repubblica nel 2020 - Inoltre ha dimostrato di essere un inetto e ha enormi responsabilità morali: anche nella gestione della pandemia ha compiuto errori gravissimi, parlando per molto tempo di una bufala. Mi chiedo quanti morti si sarebbero potuti evitare: è arrivato a dire ‘se siamo bravi moriranno 100.000 persone’, e nel giorno in cui si è raggiunta quella tragica cifra si è fatto fotografare mentre giocava a golf. Rappresenta un’enorme vergogna per gli Stati Uniti, e ha fatto crollare la credibilità dell’intero paese, riuscendo a far rivalutare George W. Bush”.
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