Oggi è un traguardo.
Perché oggi, su quel balcone a Cinisi, nella casa di Peppino Impastato, c’eravamo anche noi.
Our Voice, nato proprio dall’ispirazione di quel film – I cento passi –, di quella storia, di quella voce che ha scelto di non tacere.
Era un’idea, un sogno nato da Sonia, e dalla rabbia di chi non accetta l’ingiustizia, la mafia, il silenzio.
E oggi, dopo anni di lotte, denunce, arte e resistenza, siamo qui.
Con la voce di Jamil, con le parole che parlano di Palestina, di oppressione, ma anche di dignità, giustizia, libertà.
Essere qui, oggi, non è un punto d’arrivo, ma una promessa.
Una promessa che ci facciamo ogni giorno: non smettere mai di lottare.
Con le nostre voci, i nostri corpi, le nostre storie.
Con la stessa ostinazione di Peppino, che ha scelto la vita, anche a costo della morte.
Oggi, da quel balcone, il nostro grido si è unito a quello di chi ha scelto di non voltarsi mai dall’altra parte.
La lotta continua. E oggi, più che mai, sappiamo da dove veniamo.
*Vicepresidentessa dell’Associazione Our Voice
Info: ourvoice.it
Foto © Paolo Bassani
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Peppino Impastato: un faro, un sogno, una promessa
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- Gaia Casanova*