L’eredità di Papa Francesco, recentemente scomparso, verrà raccolta dal suo successore? Ci saranno ancora appelli accorati contro la mafia, le guerre, i riarmi e la corruzione? Oppure verrà tutto archiviato e consegnato alla storia?
‘Nero su Bianco’ mette il focus al suo monito del 21 marzo 2014, quando, incontrando i familiari delle vittime di mafia, scomunicò i mafiosi, infliggendo la pena massima per un credente cristiano. Questo discorso, che segnò un passo oltre il “convertitevi” di Giovanni Paolo II, influenzò pentiti come Carmelo D’Amico, prendendo una posizione netta nei confronti dei rapporti tra mafia e Chiesa, spesso presenti in molte delle pagine della nostra storia.
Papa Francesco si distinse anche per la lotta alla corruzione interna alla Chiesa e per le sue posizioni contro la vendita di armi e le guerre, denunciando il genocidio a Gaza e auspicando pace vera anche tra l’Ucraina e Russia. La sua semplicità e vicinanza al popolo, unite a gesti simbolici come la preghiera davanti ad un Gesù avvolto da una kefiah palestinese, lo resero una figura scomoda, criticata da molti e oggi incensata da tutti (o quasi).
Quale futuro ci sarà per la Chiesa? A noi non resta che sperare che il prossimo Papa prosegua su questa linea di fermezza e semplicità.
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