La scossa è di magnitudo 7.7 con epicentro a circa 20 km da Mandalay. Si teme una catastrofe, Papa Francesco prega per le vittime e i dispersi
Una scossa di terremoto di magnitudo 7.7 nel centro del Myanmar ha provocato questa mattina morte e devastazione. L’ultimo bilancio ufficiale parla di oltre 140 morti e più di 730 feriti. Secondo i media locali è una catastrofe, si temono migliaia di morti. Lo riferisce l'agenzia Xinhua sulla base di quanto reso noto dalla giunta militare al potere nel Paese del sud-est asiatico che ha dichiarato lo stato di emergenza. L'epicentro del sisma a circa 20 km da Mandalay, la seconda città più grande dell'ex Birmania. Verifiche della Farnesina sul possibile coinvolgimento di italiani. La terra ha tremato anche nel Nord della Thailandia, fino alla capitale Bangkok, dove un grattacielo di 30 piani in costruzione è crollato. Al momento i morti sono 8 ma decine di lavoratori - almeno 80 - sono dispersi sotto alle macerie. La scossa avvertita anche in Cina, nel Laos e in Vietnam.
"Il mio cuore è rivolto alle persone colpite dal terribile terremoto che ha colpito oggi alcune parti del Sud-est asiatico. Invio le mie condoglianze ai governi e alle persone della regione. Il sistema delle Nazioni Unite nella regione si sta mobilitando per aiutare chi ha bisogno". Lo ha scritto su X il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Profondamente addolorato per la perdita di vite e la diffusa devastazione causata dal terremoto nel sud-est asiatico, in particolare in Myanmar e Thailandia", il Papa offre le sue preghiere per le vittime e "l'assicurazione della sua vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia". Papa Francesco “prega anche affinché il personale di emergenza sia sostenuto nella cura dei feriti e degli sfollati". E' quanto si legge in un telegramma alle autorità civili ed ecclesiastiche dei due Paesi, inviato, a nome del Papa, dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
6,7 milioni di bambini vivono nelle aree della scossa
Secondo Save the Children ”i due forti terremoti sono stati avvertiti in molte parti del Paese, tra cui grandi città come Yangon, Mandalay e città di Magway, Sagaing e Shan. Le sei regioni e gli Stati colpiti in Myanmar (Sagaing, Mandalay, Magway, Bago, Shan e Naypyidaw) ospitano oltre 28 milioni di persone, tra cui circa 6,7 milioni di bambini". L’organizzazione umanitaria riporta che “l’entità dei danni causati dal terremoto non è ancora chiara, ma sappiamo che i bambini sono i più vulnerabili dopo il disastro. I nostri operatori si stanno muovendo rapidamente per verificare che tutto il nostro personale sia al sicuro e per rispondere all'emergenza, ma è fondamentale che la comunità internazionale agisca subito per fornire supporto alle migliaia di persone che ne hanno bisogno. È fondamentale che i bambini vengano considerati prioritari in qualsiasi risposta - ha dichiarato Jeremy Stoner, direttore regionale ad interim per l'Asia di Save the Children - poiché potrebbero trovarsi per la prima volta a vivere un disastro naturale di questa portata, affrontando traumi dovuti alla perdita o alla separazione dai genitori e dalle famiglie. Anni di esperienza nelle emergenze ci insegnano che avranno immediatamente bisogno di un rifugio e di essere protetti. e stiamo facendo il massimo sforzo per soddisfare le esigenze dei bambini e delle loro famiglie colpite dal terremoto di oggi".