''Duemila Secondi'': Zelensky umiliato da Trump e la desecretazione dei file su Epstein

Nell'episodio n. 4 di "Duemila Secondi", Karim El Sadi, Francesco Ciotti e Luca Grossi riassumono il bilaterale accesissimo - e a favore di telecamera - tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Un colloquio senza esclusione di colpi che si è concluso con la “cacciata” del presidente ucraino, umiliato dal suo omologo statunitense. I due avrebbero dovuto siglare l’accordo sulle cosiddette “terre rare” ucraine che Trump intende ottenere come compensazione per gli aiuti militari ed economici garantiti a Kiev dall’inizio dell’invasione russa. Ma ben presto il clima è diventato tesissimo nel momento in cui Zelensky, accusando Trump, ha rifiutato l’ipotesi di scendere a compromessi con la Russia di Vladimir Putin. “Quella avvenuta ieri è la più grande umiliazione della storia delle diplomazie occidentali”, ha commentato Francesco Ciotti. “Doveva essere un incontro formale per sancire la firma sull’accordo sui minerali, ma si è trasformato in uno spettacolo impietoso. Trump - ricorda Ciotti - ha detto a Zelensky che sta giocando con la terza guerra mondiale e con le vite di milioni di persone, e che gli Stati Uniti non lo permetteranno”. Durante la puntata si è parlato anche del caso di Jeffrey Epstein, il finanziere di Manhattan arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni, morto in circostanze misteriose in cella (ufficialmente si tratta di un suicidio). Il Dipartimento di Stato ha desecretato la prima lista dei contatti del magnate, che presenta nomi scottanti dei complici e dei presunti clienti di Epstein, appartenenti al mondo della politica e dello spettacolo americani.

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