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Nell'episodio n.2 di "Duemila Secondi", Karim El Sadi, Francesco Ciotti e Luca Grossi discutono degli ultimi aggiornamenti sul fronte diplomatico rispetto alla guerra in Ucraina. In particolare sul colloquio telefonico tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e il suo omologo, Vladimir Putin. Una telefonata in cui i due leader hanno convenuto sul fatto che Kiev debba rinunciare ad entrare nella NATO e a riconquistare alcuni dei suoi territori come premessa per “far iniziare immediatamente i negoziati”. Sempre sul fronte ucraino, nel podcast si è discusso delle armi fornite alle milizie ucraine dall’Italia che potrebbero essere finite alle mafie, come avverte il procuratore Capo di Napoli Nicola Gratteri dall’inizio del conflitto. E a proposito di mafie, altro argomento affrontato riguarda l’operazione dei carabinieri, condotta dalla Dda di Palermo, contro Cosa Nostra con 183 arresti tra boss e gregari di mafia. Un blitz imponente dal quale è emerso il tentativo di Cosa Nostra di ricostruirsi nonostante le numerose operazioni di polizia giudiziaria. Dall’inchiesta dei magistrati di Palermo è saltata fuori, inoltre, la nuova era tecnologica di Cosa Nostra, caratterizzata dall’utilizzo di criptofonini e dark web per comunicare e trafficare. Non solo. Gli inquirenti hanno scoperto come i boss detenuti all’alta sicurezza riuscissero comunque a impartire ordini ai mandamenti, anche gestire le dispute interne alle famiglie, da dietro le sbarre. Una realtà preoccupante sulla quale la procura di Palermo ha lanciato un allarme.

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