L'intervento del conduttore di Report a Casa Sanremo
“Essere leggeri su certi temi come la mafia è pericoloso, anche perché poi ti ritrovi in una Chiesa o in un circolo, o magari in un bar affianco a un mafioso e manco te ne rendi conto… e magari gli chiedi anche i voti. Bisogna tenere l'attenzione molto alta: perché se si chiede una mano alla mafia, la mafia ti chiede il conto e poi inizia il cortocircuito". Così Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, intervenuto ieri al convegno Next Gen Lecality, a Casa Sanremo. La mafia è presente lungo tutto lo stivale, per questo "bisogna fare più attenzione e bisogna avere gli strumenti per saperla cogliere". "Il giornalismo oggi deve mantenere uno sguardo attento, un faro nelle zone d'ombra", ha aggiunto. Ranucci ha sottolineato la necessità di fare memoria e di creare consapevolezza in Italia, soprattutto tra i giovani giornalisti: “Nelle nuove generazioni diventa più complicato riconoscere un mafioso”. Ospiti di Next Gen Legality anche Annamaria Frustaci, Sostituto Procuratore Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro; Camillo Falvo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia; Ciro Angelillis, Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Bari; Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli; Francesca Nanni, Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Milano; Marianna Aprile, giornalista; Paolo Di Giannantonio, giornalista Rai ed ex anchorman del Tg1; Paolo Pagliaro, giornalista.
Foto © Imagoeconomica
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