Prima Puntata tratta dal libro “Senza Dio, Senza Stato, Senza Libertà”
Carlo Palermo, in questo video della rubrica de ‘L’altra storia d’Italia’ illustra il suo ultimo libro "Senza Dio, Senza Stato, Senza Libertà" spiegando, per la prima volta, la sovrapposizione dei poteri occulti dei nostri Servizi Segreti e della suprema massoneria emergente in maniera inequivocabile dalla documentazione sottoposta a segreto di Stato sino alla loro (parziale) desecretazione disposta dal Presidente del Consiglio Mario Draghi l'8 agosto 2021.
"L'oggetto di questo mio lungo approfondimento è, più che altro, il fatto essenziale che ho sempre cercato di inseguire e dimostrare con le ipotesi che ho seguito fin dal lontano 1980, praticamente fino ad oggi. Ho studiato la sovrapposizione di poteri occulti, intuendone l'esistenza già all'epoca in cui ero magistrato a Trento, durante quella famosa inchiesta che mi vide impegnato dal 1980 all'inizio del 1985" ha detto l'ex magistrato ricordando che "durante l'inchiesta di Trento, sia nel brevissimo periodo in cui ho svolto l'attività di sostituto procuratore a Trapani, sia nel periodo terribile dello stragismo degli anni Novanta, ho osservato come i colleghi con cui avevo lavorato fino al momento in cui svolgevo attività giudiziaria, ma anche successivamente, siano rimasti uccisi in modo eclatante. Questi fatti, secondo la magistratura, sarebbero stati causati esclusivamente dalla mafia e da Cosa Nostra, ma io, fin dall'epoca, ho individuato e segnalato alla magistratura — lasciando traccia nei miei libri — la presenza di sovrapposizioni. Tali sovrapposizioni, a mio parere, evidenziano la necessità di rivedere la partecipazione della mafia a quei poteri occulti che avevo individuato con precisione fin dall'inizio, quando venni in possesso di alcuni documenti consegnatimi da un ex gladiatore, di cui parlo nel libro La Bestia."
L'illustrazione dei documenti riguarda in particolare le Zone di Sbarco Clandestino create dall'apparato Gladio nei primi Ottanta verosimilmente usate per l'ideazione e la realizzazione degli attentati stragisti degli anni Ottanta e Novanta e che - come si spiegherà - nelle puntate successive, appaiono tuttora quali zone di controllo degli apparati per azioni di guerra non ortodossa attuata tramite azioni terroristiche addebitate, sino ad oggi, solo a Cosa nostra. Il primo approfondimento (oggetto della prima puntata) riguarda la documentazione Gladio relativa alla Zona di Sbarco Clandestino di Pizzolungo.
"Se queste cartine mostrano stranezze che potrebbero suggerire varie ipotesi, come radici occulte in quei luoghi lungo il 38º parallelo, l'individuazione negli Stati Uniti del Pentagono e del museo massonico di George Washington, situato poco sotto il Pentagono, è altrettanto significativa. Mi fermo qui, perché questo approfondimento richiede ulteriori riflessioni successive, dato che esistono altri riferimenti legati più precisamente ad azioni criminali più recenti, come quella riguardante Pizzolungo. Perciò, rimando l’argomento alla prosecuzione della mia esposizione, sottolineando che non si tratta solo di argomenti storici o religiosi o di carattere militare: purtroppo, questi legami sono ricorrenti e richiedono un'attenzione costante. Infatti, i collegamenti del passato che trascendono le alleanze occasionali rappresentano le chiavi per comprendere le azioni del presente" ha concluso Carlo Palermo.
Tali atti integrano un riscontro oggettivo - sino ad oggi sconosciuto alla stessa magistratura - di altri numerosi (19) documenti acquisiti dalla Corte d'Assise di Trapani nel processo sulla uccisione del giornalista Mauro Rostagno avvenuta nel 1987, dell'attentato a Giovanni Falcone all'Addaura (vicino Palermo) nel 1989, della strage di Capaci e dei numerosi altri episodi concepiti ed attuati negli anni successivi in particolare sino al 1994.
A tale puntata farà seguito la illustrazione della Operazione Gladio denominata cripticamente "0K" - anch'essa sinora inedita - iniziata dieci anni prima (per la precisione nel 1969) ovvero coprente il periodo stragista c.d. eversivo, in cui numerosi altri magistrati, politici, giornalisti e tante vittime di stragi costituirono bersaglio degli apparati rimanendo uccisi da movimenti extraparlamentari di destra e di sinistra culminati nel sequestro e poi nella uccisione del politico Aldo Moro nel 1978.