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L’analisi del sociologo: "Russia ed Hezbollah hanno smascherato le vulnerabilità militari dell'Occidente e di Israele"

La narrazione dominante dei media italiani sulla politica internazionale sembra riflettere il complesso di superiorità occidentale. Lo ha spiegato Alessandro Orsini, esperto di sociologia del terrorismo, in un articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano. Secondo Orsini, una cultura come quella europea, intrisa di pregiudizi, avrebbe fortemente influenzato gli addetti ai lavori nel campo della comunicazione. Il risultato sarebbe una linea narrativa che, sempre più spesso, dipinge le capacità militari occidentali come superiori a quelle di altre realtà, sebbene i fatti sembrano dimostrare il contrario. Un esempio emblematico è rappresentato dalla guerra tra Russia e Ucraina. Orsini ha sottolineato come la Russia abbia reagito in modo efficace ai nuovi arsenali forniti a Kiev dalla NATO. “Abrams, Challenger, Leopard, Atacms, Himars, Scalp, Storm Shadow, Samp/T, Patriot, F-16 e bombe a grappolo: ad ogni giro di armi, ad ogni nuova escalation, la Russia - spiega Orsini - ha pesantemente colpito l'Ucraina. Persino Guido Crosetto ha riconosciuto la superiorità dell'industria militare russa rispetto a quella della NATO”. Nonostante gli sforzi continui, la Russia continua a mantenere un vantaggio militare, smentendo l'idea di una supremazia militare occidentale. Orsini ha criticato anche la narrazione della guerra in Medio Oriente e Israele, il cui sistema di difesa aerea, spesso descritto come imbattibile, ha mostrato evidenti criticità contro i missili lanciati da Hezbollah, costringendo 70.000 israeliani a evacuare le proprie abitazioni. “Evidentemente, Israele può essere bombardata”, ha osservato Orsini. A tutto questo si aggiunge anche la superiorità morale dell'Occidente. Secondo i media, le democrazie occidentali sarebbero moralmente superiori alle dittature, in quanto rispettano i diritti umani e il diritto internazionale. “Eppure - ha ribadito - la NATO ha condotto due guerre in violazione del diritto internazionale: il bombardamento illegale della Serbia nel 1999 e quello della Libia nel 2011. Anche l'invasione americana dell'Iraq nel 2003 è avvenuta in violazione del diritto internazionale e di tutti i diritti umani possibili e immaginabili. Poi è arrivato il genocidio a Gaza, condotto da una democrazia occidentale con il sostegno delle sue alleate”. A incorniciare questo quadro drammatico è l'informazione. Orsini ha sottolineato come i media italiani, che si presentano come liberi, difendano in realtà false narrazioni, diventando strumenti di propaganda. “Se l'informazione si basa sull'uso sistematico della menzogna e sulla criminalizzazione del dissenso in politica internazionale - ha concluso il sociologo - allora si tratta di un'informazione libera che rende schiavi dell'ignoranza e delle falsità”. 

Foto © Imagoeconomica

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