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Il 26 settembre esce l’ultimo numero della rivista firmato da Paolo Flores d’Arcais, che lascia il testimone a Cinzia Sciuto

Compiuti ottant’anni lo scorso luglio, Paolo Flores d’Arcais ha passato il testimone della direzione di MicroMega Cinzia Sciuto, che ha assunto l’incarico a partire dal 1° settembre.
Per segnare questo passaggio importante sia nella storia della rivista sia nella vita culturale e politica del paese, MicroMega esce il 26 settembre con un numero speciale (in vendita al prezzo eccezionale di 20 euro), l'ultimo firmato da Flores d'Arcais in qualità di direttore: in 300 pagine, 70 personalità del mondo della cultura, della politica, della giustizia, dell’informazione raccontano il loro rapporto con la rivista, ripercorrendo contemporaneamente quasi quarant’anni di storia politica e culturale italiana.

Si va da Aldo Tortorella, che coglie l’occasione per tornare su alcuni snodi storici particolarmente rilevanti e per suggerire, di fronte a sconfitte così brucianti come quelle subite dalla sinistra italiana ed europea, l’opportunità di un ripensamento, al cardinale Matteo Maria Zuppi, che spiega come MicroMega sia stata per lui una grande palestra di dialogo e di discernimento; da Stefano Disegni, che racconta di aver incontrato MicroMega e di non averla lasciata più, a Mark Lilla, che tratteggia una riflessione sul ruolo degli intellettuali; da Luca Tescaroli, che definisce la rivista “patrimonio culturale del paese”, a Telmo Pievani, che invita i rivoluzionari di tutto il mondo a leggere NatureLancet MicroMega; per arrivare a Maurizio de Giovanni, che racconta perché MicroMega gli è necessaria per restare vivo; mentre la neodirettrice Cinzia Sciuto ricostruisce i suoi primi passi in redazione e confessa cosa del direttore uscente spera di ereditare.

C’è poi chi, avendovi partecipato, ha scelto di parlare di alcuni momenti della genesi della rivista: è il caso di Lucio Caracciolo, che ricordando quei giorni parla di sé come del mozzo della nave MicroMega al suo varo, e Luigi Zanda, che racconta di come il giorno dell’uscita del primo numero Eugenio Scalfari, palleggiando il volume tra le mani, si voltò verso di lui e gli disse: “Un bel mattone!”.

Non mancano ovviamente gli amici di una vita e firme storiche della rivista: Simona ArgentieriMassimo CacciariLuciano CanforaGian Carlo CaselliGiorgio CesaraleMarco d’EramoIrena Grudzińska GrossGloria OriggiFrancesco ‘Pancho’ PardiPierfranco PellizzettiRoberto ScarpinatoGustavo Zagrebelsky.

Nonché un nutrito parterre di giornalisti: Corrado AugiasGianni BarbacettoPierluigiBattistaPaolo BerizziPiero ColapricoFurio ColomboPino CorriasMarco DamilanoFerruccio de BortoliMattia FeltriAlessandro GilioliWłodek GoldkornEzio MauroJosep RamonedaNorma RangeriClaudio Sabelli FiorettiMichele Serra.

E ancora, a riprova della trasversalità della rivista in tutti i campi del sapere, della cultura, dell’impegno e dell’arte: Valentina AlferjMarco BenedettoAlfonso BerardinelliMimmo CaloprestiMarco CappatoFrancesco Giuditta Cordero, figli del grande intellettuale Franco Cordero che con MicroMega collaborò intensamente, Piercamillo DavigoCarlo De BenedettiBeppino EnglaroMaurizio FerrarisRino FormicaGiovanni ForneroMassimiliano FuksasCarlo GalliMiguel GotorGiovanni GrassoValerio MagrelliRiccardo MannelliDacia MarainiGiampiero MughiniVincenzo PagliaValeria ParrellaCorrado PasseraStefano PetruccianiFilippo SensiMario SestiCarlo SeveriPere Vilanova. E persino qualche “antipatizzante” come Ernesto Galli della Loggia e Lucetta Scaraffia.

Intransigente, radicale, urticante, eretica: sono tra gli aggettivi che più spesso ricorrono per definire la rivista e con essa Paolo Flores d’Arcais (anche se la definizione più bella è quella di “due volte stronzo”, Craxi dixit come ricorda Sabelli Fioretti su queste pagine) che chiude l’esperienza da direttore con un commiato di lotta e di speranza nel quale ripercorre la sua vicenda politica e intellettuale e con essa non solo la storia della rivista (da lui co-fondata nel 1986 insieme a Giorgio Ruffolo), ma quella di un intero paese: dal rapporto con il Pci e il Psi di Craxi alla candidatura di Romano Prodi contro Silvio Berlusconi (di fatto anticipata da un intervento su MicroMega), dal sostegno al pool di Mani pulite e alle battaglie antimafia di Falcone e Borsellino ai girotondi con Pancho Pardi e Nanni Moretti. Invitando a continuare a cogliere ogni possibilità di prassi progressista, a continuare insomma a sperare e a lottare.

Il numero 5/2024 della rivista verrà presentato in anteprima a Trani, venerdì 20 settembre, in occasione dei Dialoghi di Trani. Ne parleranno Paolo Flores d'ArcaisTelmo PievaniNorma RangeriCinzia Sciuto e Gustavo Zagrebelsky.

Visita: micromega.net
  

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