L’Idf attacca i campi di Tulkarem e Jenin in un maxi blitz “anti-terrorismo”, il più grande dal 2002. Tra le vittime anche 5 donne e 3 bambini. Abbas torna a Ramallah

Dalle prime luci dell’alba l’esercito israeliano ha cominciato l’invasione dei campi profughi di Tulkarem e Jenin in quella che hanno chiamato operazione anti terroristica. Centinaia di soldati, coadiuvati dalle forze aeree in una caccia all’uomo “anti-terrorismo” sono entrati nel cuore nei Territori occupati, formalmente governati dall’Autorità nazionale palestinese. Un blitz così vasto non se ne vedeva dal 2002, dicono i palestinesi. Israele apre così un terzo fronte, che “durerà giorni” e che ha già fatto almeno 16 morti, di queste cinque donne e tre bambini. Le Israel Defense Forces sono entrate in azione nell’area di Tulkarem ufficialmente per annientare “una rete terroristica” che ha pianificato e diretto il fallito attentato suicida del 18 agosto a Tel Aviv. Ma le truppe stanno svolgendo attività anche a Jenin - dove è stato imposto il coprifuoco - e nel campo di Fara, vicino a Tubas. Alcuni ospedali sono stati circondati ed è già partito l’ordine di evacuazione di un campo profughi. Finora almeno 10 palestinesi sono stati uccisi.
La rotta l’ha tracciata questa mattina Israel Katz, ministro degli Esteri e compagno del premier Benjamin Netanyahu nel Likud: “Dobbiamo affrontare la minaccia del terrorismo allo stesso modo in cui affrontiamo l’infrastruttura del terrorismo a Gaza - ha scritto dopo l’inizio dell’operazione -, anche con lo sgombero temporaneo degli abitanti palestinesi e qualsiasi misura sia necessaria. E’ una guerra in tutti i sensi e dobbiamo vincerla”.


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© Imagoeconomica


L’obiettivo: “contrastare le infrastrutture terroristiche islamico-iraniane” alimentate da Teheran, che “sta lavorando per stabilire un fronte terroristico orientale contro Israele in Cisgiordania, secondo il modello di Gaza e Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi sofisticate dalla Giordania”.
Tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco condotto con i droni nei pressi di Jenin: due nel centro abitato, altri quattro in un villaggio vicino e altri quattro in un campo profughi vicino alla città di Tubas. Secondo l’esercito, nel corso dell’operazione sono stati arrestati anche diversi ricercati ed è stato confiscato equipaggiamento militare, armi e munizioni. L’esercito ha fatto sapere che nelle zone di Jenin e Tulkarm è stato ritrovato materiale esplosivo piazzato sotto le strade e destinato a essere fatti deflagrare in attacchi contro le forze di sicurezza. Durissima la condanna all’operazione israeliana dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Si tratta - ha affermato - di una “risposta sempre più militare” condotta “in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva”.
Il presidente Abu Mazen intanto ha concluso in anticipo la sua visita ufficiale in Arabia Saudita ed è tornato in patria. Il portavoce della presidenza dell’Anp Nabil Abu Rudeineh ha affermato che l’escalation porterà a “risultati terribili e pericolosi”, mentre Hamas ha chiesto alle forze di sicurezza fedeli all’Anp di sollevarsi contro Israele elogiando i palestinesi che stano combattendo contro l’Idf. Secondo Hamas, l’operazione “fa parte di un piano più ampio per espandere la guerra di Gaza”.


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In una dichiarazione l’ala armata di Fatah, partito del presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, ha fatto sapere che sta prendendo parte ai combattimenti, tra cui il lancio di bombe contro le truppe israeliane. Anche la Jihad islamica ha rilasciato una dichiarazione in cui denuncia una “guerra aperta” da parte di Israele.
L’Idf sta “lavorando intensamente da stasera nei campi profughi di Jenin e Tulkarem per contrastare le infrastrutture terroristiche islamico-iraniane che vi sono state installate”, ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.
“L’Iran sta lavorando per creare un fronte terroristico orientale contro Israele in Cisgiordania, secondo il modello di Gaza e del Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi avanzate dalla Giordania”, ha aggiunto. “Dobbiamo affrontare la minaccia proprio come affrontiamo le infrastrutture terroristiche a Gaza, compresa l’evacuazione temporanea dei residenti palestinesi e qualunque misura sia necessaria. Questa è una guerra per tutto e dobbiamo vincerla”, ha concluso. Poche ore dopo la sue dichiarazioni, l’esercito ha ordinato ai residenti del campo profughi di Nur Shams di evacuare entro quattro ore. Proprio come Gaza. Una fonte della sicurezza ha informato l’agenzia palestinese Wafa che è stato ordinato ai residenti di lasciare il campo e che sarà allestita una postazione militare nel quartiere al-Maslakh del campo per perquisire gli abitanti prima che se ne vadano.

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