“Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” - Proverbio africano
Una rivoluzione completa, fattibile, non-violenta, un'utopia che si realizza.
Non è scrivendo questo articolo che si potrà trasmettere appieno lo spirito della comunità di Gigliopoli, un luogo immerso nella natura che sorge a Capo Milazzo, al centro di uliveti e vigneti.
Cosa rappresenta quindi nella sostanza? Il fallimento delle attuali logiche sociali e il trionfo di una nuova visione di comunità. Per questo fa paura a certe cricche: essa non è una semplice colonia estiva, ma una sfida al paradigma dominante che impone il mercato e il profitto come guide massime. I programmi educativi portano i bambini a comprendere i valori della convivenza e della pace, alla cura reciproca e alla scoperta dei propri talenti.
La comunità, nonostante abbia nel corso degli anni raggiunto obiettivi notevoli per tutta Milazzo e non solo, sta venendo attaccata da qualche anno a questa parte da un gruppo di personaggi che vorrebbero trasformare quel luogo paradisiaco nell'ennesimo residence per turisti, o peggio. I particolari di questa vicenda verranno ricostruiti in un prossimo dossier. Una domanda però è d'obbligo: che tipi di interessi indicibili ci sono dietro gli attacchi a Gigliopoli? Semplici opportunismi economici o c'è qualcos'altro di più profondo?
Quattro giorni d'estate
Un breve riassunto introduttivo: "Gigliopoli. La città dei bambini spensierati" nasce vent'anni fa per ispirazione e opera dell'associazione "Il Giglio", nell'ambito di una partnership con la Fondazione Lucifero di S. Nicolò, di Capo Milazzo (Me). Nel podcast pubblicato su Instagram abbiamo ripercorso i momenti più salienti della nostra visita.
Sono ancora vivi i ricordi dei bambini che preparano lo spettacolo di fine stagione, fanno karaoke nel grande salone, si prendono cura degli animali alla fattoria, giocano nel giardino, leggono, disegnano o semplicemente discutono.
E se c'è posto per chi deve ancora affacciarsi alla vita, c'è anche per chi ora deve lottare per redimersi: non è inusuale vedere chi svolge attività di messa alla prova con l'autorizzazione del tribunale. Solo un dettaglio non è stato menzionato nel podcast: non si è mai visto un bambino con un smartphone in mano. Mai.
Ecco un altro grande successo di Gigliopoli: la riconnessione dei bambini con il mondo reale, ormai sempre più ostaggio di schermi e algoritmi.
La testimonianza di Don Luigi Ciotti
"Qui si vuole dare vita, dare una mano alla gente a riempire la vita di senso, di significato": “L'attenzione agli altri, all'ambiente, alla natura e al creato”, che deve essere difeso e tutelato dagli interessi e dagli egoismi. Così Don Luigi Ciotti aveva dichiarato in un'intervista del 2016: "Qui si lotta perché attraverso il rispetto di questo ambiente possa diventare anche un punto di formazione per i ragazzi, nel contatto con gli animali, con l'agricoltura, con queste piante, con questo mare, a ricordarci di rispettare l'ambiente e essere capaci di cogliere il valore di tutto questo". "Qui tocchi con mano l'impegno per il creato, la natura, gli animali, l'ambiente, ma anche per le persone" aveva concluso il Fondatore di Libera.
"Mi pare che ci troviamo in una sorta di miracolo di welfare italiano, un'esperienza che consiglio venga pubblicizzata in tutto il mondo" aveva ribadito Paolo Cacciari, autore del libro '101 Piccole rivoluzioni'. "Nemmeno in Svezia esistono esperienze così avanzate, così qualificate", aveva proseguito, "perché ci troviamo di fronte a una combinazione fortunata di astri: una fondazione privata, un IPAB che ha un patrimonio bellissimo e che è gestita in modo efficiente da un punto di vista economico. Quindi, riesce a garantire un minimo di autonomia economica all'associazione, qualificatissima dal punto di vista pedagogico e della formazione dei bambini e dei ragazzi. È una cosa rara, perché di solito le IPAB in Italia sono gestite in modo non efficiente, troppo spesso clientelare. È difficile trovare associazioni così professionalmente qualificate ed è difficile trovare dei posti così belli".
In difesa di Gigliopoli
L'equazione è molto semplice: un bambino che cresce con determinati valori non consumerà droga e non si venderà per quattro soldi all'offerente di turno. Quale colpo potrebbe essere più letale per le mafie, i loro sodali e il sistema criminale? Lo stesso Paolo Borsellino lo affermò: "Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo".
Basterebbe questo per ridare al mondo quella scintilla di raziocinio e gettare le basi per un nuovo rinascimento.
Quanto valgono tutti i deliranti discorsi dei capi di stato o dei politici davanti a bambini che realizzano il valore della vita e della pace? Nulla dovrebbe essere più importante della formazione e la cura delle nuove generazioni: il compito dovrebbe essere svolto dalle istituzioni, ma vista la situazione dell'attuale gioventù possiamo tranquillamente dichiarare il loro totale fallimento.
Gigliopoli è riuscita dove molti hanno fallito. Facciamo in modo che continui.
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Foto © ACFB
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