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"Chi ha aderito all’iniziativa a Palazzo Jung ha fatto scelta di campo". Tra i nomi il sindaco Lagalla, Maria Falcone e il Centro Studi Borsellino

"Sono venuto a conoscenza di una manifestazione che viene attuata nelle stesse date e negli stessi orari della nostra manifestazione in via d’Amelio. Una passerella e una sfilata che viene organizzata a Palazzo Jung a Palermo. Noi ci dissociamo completamente da questo tipo di manifestazioni". Così Salvatore Borsellino intervenuto questa mattina in collegamento durante la conferenza stampa organizzata a Palermo dal “Movimento delle Agende Rosse” per comunicare gli eventi organizzati in memoria di suo fratello Paolo Borsellino, ucciso da Cosa nostra in via d’Amelio 32 anni fa assieme agli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L’anatema di Salvatore è rivolto all'iniziativa intitolata "Legalità è libertà - Giovani europei per un nuovo movimento culturale", organizzata dal 17 al 19 luglio dall'AIG (Agenzia Italiana per la Gioventù) al “Museo del presente” che si trova al Palazzo Jung di Palermo.
Una rassegna di eventi – che si accavalleranno a quelli delle Agende Rosse - con cui il Governo e alcune soggettività sociali vicine a Palazzo Chigi sfileranno in vere e proprie passerelle dal tappeto rosso (o forse azzurro).
Tra gli ospiti il commissario straordinario dell'AIG Federica Celestini Campanari, il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il capo dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale Michele Sciscioli, la presidente della Fondazione Falcone Maria Falcone. Ma anche Giulio Campo e Roberta Polacchini, del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino.
Manifestiamo il nostro dissenso da chi, aderendo a questo tipo di iniziativa, come purtroppo la Fondazione Falcone e anche il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, fanno evidentemente una scelta di campo”, ha continuato Salvatore durante la conferenza stampa. "Anche quest'anno, come e ancor più degli altri anni, le manifestazioni per l'anniversario della strage di via d’Amelio non saranno, come purtroppo ormai succede per il 23 maggio, una parata e un'occasione di passerelle per personaggi istituzionali anche reduci da condanne penali per contiguità alla mafia, per amministratori eletti grazie all'appoggio della mafia e mai rifiutato e per chi vuole fare passare queste stragi soltanto come stragi di mafia - ha continuato riferendosi al programma di iniziative a cura della "Casa di Paolo" che a partire dal 16 e fino al 19 luglio, tra la sede di via Della Vetriera e via D'Amelio, si terranno per ricordare le vittime della strage.
Denunceremo i depistaggi e le falsificazioni che ancora, a più di 30 anni di distanza, allontanano la verità e la giustizia per quella che è stata invece una strage di Stato”, ha ribadito Salvatore Borsellino. Assistiamo agli attacchi che vengono portati quotidianamente dallo stesso governo - ha proseguito - all'indipendenza della magistratura. Ribadiremo il nostro sdegno per le indagini incomplete, l'assenza di processi e i depistaggi riguardanti la sparizione dell'agenda rossa che di queste stragi costituisce la scatola nera e che rappresenta il simbolo del nostro movimento".
Mancano otto giorni al 32° anniversario della Strage di Via d’Amelio e a Palermo il clima sembra surriscaldarsi sempre più. E non solo per la morsa del caldo estivo.

Foto © Davide de Bari

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