Netanyahu a sorpresa primo nei sondaggi, Gantz minaccia nuovamente di voler uscire dal governo di unità nazionale entro l'8 giugno
Almeno 36.284 palestinesi sono stati uccisi e 82.057 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre, secondo il Ministero della Sanità. Il ministero ha aggiunto che 60 persone sono state uccise e 280 ferite nelle ultime 24 ore, 12 di questi sono stati assassinati in un raid aereo condotto nella notte dalle forze israeliane contro il campo profughi di Bureij nel centro della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'agenzia di stampa Wafa spiegando che tra le vittime si contano anche due bambini e tre donne.
Intanto l’operazione israeliana di 20 giorni a Jabalia ha distrutto gran parte della città, comprese più di 1.000 case. Lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce della protezione civile di Gaza Mahmoud Basal, aggiungendo che i residenti che tornano nella città dopo il ritiro dell'Idf trovano interi quartieri ridotti in macerie.
L'Idf inoltre, per la prima volta, ha detto che sta operando nella parte centrale di Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "in quell'area sono stati localizzati lanciatori di razzi di Hamas, imbocchi di tunnel del terrore e armi" e "smantellato un deposito di armi di Hamas". Nella zona di Rafah inoltre - secondo la stessa fonte - "sono state localizzate numerose armi". Oltre a Rafah l'Idf ha detto che sta continuando ad operare a Jabalya nel nord della Striscia.
Netanyahu 1° nei sondaggi, Gantz minaccia di lasciare il governo entro l’8 giugno
Il partito israeliano di Unità Nazionale del ministro della Guerra, Benny Gantz, potrebbe lasciare il governo di Benjamin Netanyahu prima dell'8 giugno. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan rilanciata dai media israeliani. Ieri, secondo i funzionari del partito, la parlamentare di Unità Nazionale, Pnina Tamano-Shata, aveva presentato un disegno di legge per sciogliere la 25esima Knesset come parte del piano di Gantz di tenere elezioni anticipate entro ottobre.
Intanto, a sorpresa, Netanyahu - nonostante il 7 ottobre, la guerra a Gaza e la forte opposizione della comunità internazionale - è tornato ad essere il premier preferito dagli israeliani. Non accadeva da un anno, dai tempi delle proteste contro la riforma giudiziaria. A farne le spese questa volta - secondo un sondaggio effettuato dalla tv Canale 12 - è Benny Gantz, che per tutto questo tempo è stato invece in testa ad ogni indagine sugli umori politici di Israele. A restituire, almeno per un giorno, il sorriso politico al premier è stato un campione di israeliani che nel 36% lo hanno scelto contro un 30% a favore di Gantz. Ma Netanyahu, secondo lo stesso sondaggio, batterebbe anche tutti gli altri possibili candidati, come il capo dell'opposizione Yair Lapid (37% a 30%) o il nazionalista Lieberman (36% a 19%), tutti all'opposizione dell'attuale maggioranza a totale trazione di destra. I sondaggi possono certamente sbagliare (quello di Canale 12 ha interrogato 503 cittadini), tuttavia analisti e commentatori hanno subito segnalato che il dato sembra indicare un cambio nell'andamento sfavorevole al premier nella percezione di Israele.
Benjamin Netanyahu
Hamas: "No ai negoziati senza la fine dello sterminio del nostro popolo"
"Hamas e le altre fazioni palestinesi non accetteranno mai di prendere parte ai negoziati alla luce dell'aggressione, delle uccisioni, della fame e dello sterminio imposti al nostro popolo". E' quanto afferma Hamas in un comunicato. Hamas accusa il governo del premier israeliano Benjamin Netanyahu di "utilizzare i negoziati come copertura per continuare l'aggressione e il massacro contro il nostro popolo". Il gruppo punta inoltre il dito contro Netanyahu affermando che in risposta alla "nostra posizione positiva" alla proposta dei mediatori "ha invaso Rafah", nel sud della Striscia di Gaza. Nel frattempo le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno pubblicato un video nel quale si sente la voce di Noa Argamani, ostaggio rapito il 7 ottobre al festival Nova di Beeri. La famiglia ha chiesto che il video - di cui non si sa la data - non sia diffuso in Israele. "Non c'è bisogno di nessun video di propaganda di Hamas per sostenere l'appello al governo di Israele: un accordo deve essere raggiunto per portare a casa ora gli ostaggi", ha detto il Forum delle famiglie dei rapiti.
Idf, uccisi due soldati a Gaza: 294 i militari morti da inizio offensiva
Due soldati dell'esercito israeliano hanno perso la vita negli scontri di ieri nella Striscia di Gaza portando a 294 il numero totale dei militari delle Idf uccisi dall'inizio dell'offensiva. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf). Le vittime sono il maggior generale Adar Gavriel di 24 anni e il sergente Yonatan Elias di 20.
Idf: "Conclusa operazione a Jabaliya, trovati i corpi di 7 ostaggi"
L'esercito israeliano ha concluso le operazioni nella parte orientale di Jabaliya, a nord della Striscia di Gaza, dopo aver distrutto 10 chilometri di tunnel e diversi siti di produzione di armi in giorni di combattimenti che hanno incluso più di 200 attacchi aerei. Lo fa sapere l'IDF, secondo cui durante l'operazione le truppe hanno rinvenuto anche i corpi di sette ostaggi.
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